Quando si perde qualcosa o qualcuno solo allora ci rendiamo conto della sua importanza.
In questi giorni sulle pagine del dite la vostra, oltre alla perdita di possibili turisti-amici, ci sono lettere che ricordano Giuliano.
Ora magari una strada può essere esagerata ma si potrebbe istituire qualcosa nel suo ricordo, una targa fuori dal 118, da lui così tenacemente voluto sull'isola.
Le cose e le persone si devono rispettare o amare, a secondo del caso, quando ci sono, l'affetto si deve dimostrare giorno giorno, dopo sono solo rimpianti per non aver detto una parola in più, o per averne detta una di troppo.
La stessa cosa riguardo ai residenti di comodo, quando sotto alcune lettere vedo scritto, nipote di quello figlio dell'altro, mi stupisco sia della risposta del Sindaco che di Mario.
Eppure sulla loro carta d'identità, parlo dei residenti furbetti, o su qualsiasi altro documento c'è scritto Repubblica Italiana.
Forse è stata scritta qualche parola in più, ma la cosa più grave e che chi scriveva, ci crede in quello che ha scritto.
E' stata persa la misura, che qualcuno si debba quasi scusare per essere residente per un certo periodo, o venirci solo durante l'estate, ma dove stiamo andando a finire?
Stiamo tornando indietro, creiamo dei ghetti, perchè solo così si possono chiamare, in cui ci si rinchiude e neghiamo l'accesso ai forestieri o a chi è andato via.
Forse che dobbiamo sperare in un nuovo RINASCIMENTO?
Oggi voglio salutare qualcuno in più degli amici, che in questi anni ci hanno lasciato, al mio amico juventino Beppone, al dolce Giampaolo, al comandante Galli, a Franca, a tutte queste persone che ogni tanto mi vengono dentro la mente e mi fa piacere ricordare.
Buon San Lorenzo a tutti i portolani, ai turisti che da anni vengono e partecipano alla NOSTRA festa.