E’ andata al Rione Saraceno la 39° edizione del palio Marinaro di Isola del Giglio, al termine di  una regata scontata al limite del noioso, che ha però vissuto il suo momento clou nell’accesissimo dopo gara.
Ma andiamo per ordine: i tre equipaggi si presentano all’appuntamento di San Lorenzo al termine di un travagliatissimo mese e mezzo di preparazione, con il Rione Saraceno, guidato dal sempreverde Paolo Fanciulli, nel ruolo di superfavorito; al sorteggio delle boe il rione Moletto pesca la boa di terra, il Saraceno in centro, la Chiesa fuori.
Orfani del compianto mossiere Giorgio Rum, i membri della giuria si sono ritrovati a dover gestire una partenza non facile, che alla fine della gara è stata contestata dal Rione Moletto, secondo classificato, per presunte irregolarità nell’allineamento.
Un fastidioso vento di maestrale soffia forte sulle prime due corsie, ed a trarne beneficio sembra essere l’armo Saraceno, che alla seconda virata, la prima dentro il Porto, si presenta con un vantaggio consistente sugli atri due armi; a questo punto accade il fattaccio: l’esperto timoniere Fanciulli si lascia scarrocciare troppo e va ad invadere parzialmente l’acqua del Rione Chiesa, già distanziato di tre lance abbondanti, che concede spazio ai primi protestando però vibratamente per bocca del timoniere, l’altrettanto esperto Tarcisio Solari.
I Rossoneri saraceni continuano intanto la loro cavalcata trionfale, andando a vincere di gran lunga, dimostrando su campo di regata la loro superiorità schiacciante; a questo punto, una volta scesi a terra tutti i partecipanti, l’armo della Chiesa presenta reclamo per il danno subito a seguito dell’invasione da parte del Saraceno.
La situazione appare da subito di difficile lettura, tanto che la giuria si riunisce per decidere in una sala appartata lontana dalle urla dei tifosi festanti, ognuno per il proprio rione, lasciando la folla nella più totale incertezza, tanto che le voci che si rincorrono vagliano le ipotesi più surreali.
Alle 21.30 la giuria, dopo due ore di consiglio, comunica al “popolo” la propria decisione per bocca del Presidente Alvaro Andolfi: il reclamo del Rione Chiesa, con decisione presa a maggioranza e con scrutinio segreto, viene respinto a norma di regolamento, in quanto la manovra invasiva da parte del Rione Saraceno non andava ad essere determinante sull’andamento della regata. I tifosi rimasti in attesa iniziano la loro festa, mentre ai rematori non resta che accettare il sommo giudizio dato dalla giuria; terza vittoria consecutiva per il Rione Saraceno, il cui equipaggio entra così a far parte di una ristrettissima cerchia di “eletti”, capaci di cotanta impresa.

Gli Equipaggi:

1° Class. Rione Saraceno
Timoniere Fanciulli Paolo
1° Reme Fanciulli Luca
2° Reme Bossini Alessandro
3° Reme Orlandini Francesco
4° Reme Depoliti Francesco

2° Class. Rione Moletto
Timoniere Mattera Giampiero
1° Reme Gargiulo Simone
2° Reme Forte Valerio
3° Reme Solari Gabriele
4° Reme Bancalà Francesco

3° Class. Rione Chiesa
Timoniere Solari Tarcisio
1° Reme Mollo Davide
2° Reme Mibelli Luca
3° Reme Bartoli Gionatan
4° Reme Servini Paulo Roberto