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Cavo elettrico sottomarino dalla terraferma: è davvero necessario?
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Progetto di realizzazione di un elettrodotto con cavo sottomarino

Credo che siano passati ormai quattro anni da quando ha avuto inizio l'iter progettuale della società Terna per la posa in opera di un cavo sottomarino grazie al quale verrebbe probabilmente a cessare la produzione di energia della SIE.

Diceva il sindaco Lubrani negli anni ‘70 durante il suo mandato: “mai dare in mano ad altri i servizi fondamentali, l'isola deve essere autonoma nella gestione degli stessi” ed io la penso come lui.

Seconda riflessione: come viene prodotta l'energia in Italia? Una parte la compriamo all'estero l'altra viene prodotta in maggior parte con il petrolio, carbone ed il gas, sempre comprati a caro prezzo all'estero (vedi crisi con la Russia) e comunque si dice che siano molto inquinanti.

Poi voglio andare ancora più indietro di circa cinquant’anni infatti erano gli anni ‘70/’80, sempre il sindaco Lubrani, con la sua politica, riuscì a far installare un dissalatore sperimentale proprio all'interno della SIE, un impianto fotovoltaico all'Allume ed una pala eolica sempre all'Allume; di tutti questi impianti sperimentali grazie a dio almeno il dissalatore ha visto la luce e, come direbbe qualcuno, ci fu una svolta epocale, ci siamo resi autonomi dal punto di vista idrico ed oggi ne vediamo i benefici e non solo ma di questo impianto spesso ci sciacquiamo la bocca, mentre tutto il resto è andato distrutto e si costruì anche, per ben due volte, una cella frigorifera. Andate a vederla ora: una cattedrale nel deserto, soldi pubblici, come al solito, buttati al vento.

Allora viene da chiederci: ma in tutti questi anni dove siamo stati? Andiamo a vedere qualche altra isola minore cosa hanno fatto! Oggi ci lamentiamo delle difficoltà per installare questo benedetto cavo sottomarino, soluzione, secondo alcuni, di tutti i mali del Giglio!

Se non sono stato male informato la problematica di questo finanziamento al momento sembra sia dovuta da un calcolo molto semplice (non tornerebbe il rapporto costi/benefici). Inoltre forse non tutti sanno che l'assorbimento medio delle giornate di ottobre oscilla tra i 300 e 500 kw al giorno cioè niente ed i prossimi anni come sarà? Se tanto mi da tanto…

Inoltre mi piacerebbe sapere se qualcuno ha pensato a chi oggi lavora per la SIE ed i sindacati, visto che gli piace tanto fare gli scioperi, qual è la loro posizione nei confronti degli attuali dipendenti della SIE? Quale fine potrebbero fare? Verranno spostati in continente? Quante altre famiglie si potrebbero spostare? Al momento nessuno lo sa, ci potrebbe essere un rischio concreto di ulteriore spopolamento dell'isola, certo non avremmo bisogno proprio di questo!