Memoria di un pescatore subacqueo

Frequento il Giglio da quando avevo 16 anni.
Era Pasquetta del 1979: la mia prima gita " fuori porta" senza genitori, in sella al mio vespone con un amico d'infanzia!
Fu subito amore.
Da allora non è passato anno che non venissi in ferie sull'Isola ogni volta che potevo.
Magari solo una settimana, magari due se le finanze giovanili lo permettevano.
In tutte le stagioni, in campeggio, più spesso dagli affittacamere; in estate ma anche in primavera e qualche volta anche d'autunno.
Prima con gli amici, poi con la fidanzata, poi con la moglie, da un po' di anni con moglie e due figli.
Ho cercato di contagiarli con la mia passione per i luoghi e per la gente. Non è stato difficile plagiarli: il Giglio ti entra dentro. 
Certo sono anche un (mediocre) pescatore subaqueo.
Ogni volta che gli impegni di lavoro e di famiglia me lo permettono col mio gommone approdo per una giornata di pesca e di "decompressione" dallo stress quotidiano.
Quindi non ho solo dato all'isola, ho anche preso. Ma con discrezione e nel rispetto delle regole. 
ll mio "sogno della vita" di uomo comune, è di comprare un piccolo appartamento da qualche parte sull'isola, passarci sempre più tempo e magari trasferirmi là alla fine della mia carriera di libero professionista, tra qualche anno.
Improvvisamente la imminente creazione della Area Marina Protetta e la conseguente non fruibilità per noi pescatori subacquei del meraviglioso mare dell'isola mi ha risvegliato bruscamente. Mi è crollato il mondo addosso.
Certo... fra pochi giorni sarò là per il ponte del primo Maggio, con amici e famiglie. Non è facile disintossicarsi.
Quest'anno però per la prima volta non è la frenesia ad accompagnarmi nei giorni imminenti al mio arrivo sull'Isola..... ma un opprimente senso di malinconia:mi hanno scippato il sogno della vita.

Claudio Marioni
Medico Veterinario
Grosseto