Ieri mattina, nell’ambito dell’attività investigativa condotta a seguito del naufragio della motonave Costa Concordia e del conseguente procedimento penale che vede attualmente imputati Francesco Schettino, alcuni membri dell’equipaggio e Roberto Ferrarini (responsabile a terra delle emergenze della società Costa Crociere s.p.a.), militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Grosseto hanno eseguito l’ordinanza di sequestro conservativo emessa dal G.U.P. del Tribunale di Grosseto Dr. Pietro Molino, su richiesta avanzata dal Procuratore della Repubblica, Dr. Francesco Verusio.

I Carabinieri - fanno sapere dal Comando provinciale dell'Arma - hanno eseguito il sequestro dei beni mobili ed immobili registrati presso le competenti conservatorie dei registri immobiliari ed i pubblici registri automobilistici, dove sono iscritti immobili, autoveicoli e motocicli di proprietà di Francesco Schettino, di Roberto Ferrarini e di Manrico Giampedroni, hotel director della motonave naufragata.

La misura è stata ritenuta necessaria, al fine di impedire agli imputati di alienare i propri beni e sottrarsi così al pagamento dell’ingente somma di denaro che si è accumulata col passare del tempo (mezzo milione di euro, ad oggi, per le sole spese di procedimento) e che è destinata ad aumentare con il prosieguo del processo (pene pecuniarie o risarcimenti civili dei danni).