I contenuti dei post nella rubrica "Dite la Vostra" di questo giornale sono opinioni personali ed informazioni non verificate provenienti direttamente dai rispettivi autori che se ne assumono totalmente la propria responsabilità. La redazione GiglioNews si dissocia preventivamente dai contenuti che dovessero offendere o ledere la dignità di soggetti terzi, fermo restando il diritto di rettifica ai sensi della legge n. 47/1948. (n.d.r.)
Corridoio si, Corridoio no, oppure ...
A seguito della pubblicazione di alcuni articoli sui giornali on line, ho deciso di far sentire la mia voce.
Mi riferisco principalmente al "corridoio di lancio", facendo presente che già circa trenta anni fa, quando arrivarono nella rada di Giglio Campese i "Quattro Alberi", velieri pieni di turisti desiderosi di scendere a terra, l'allora Amministrazione Comunale fu investita da tale problematica.
Parliamo di fare scendere a terra turisti che avrebbero utilizzato il mezzo da sbarco del veliero, pertanto il tutto doveva avvenire in sicurezza su di un pontile mobile galleggiante. Anche allora il progetto del corridoio/pontile non ebbe seguito, lo sbarco fu dirottato su Giglio Porto; sembrava che quella decisione avesse successo, ma la banchina del porto era spesso occupata dalle navette in sosta, che già all'ora portavano sull'Isola i turisti dall'Elba, da Castiglione della Pescaia e da Porto Santo Stefano, senza che nessuno si preoccupasse dello sbarco di altri turisti.
L'agenzia viaggi dei velieri, a seguito della situazione degenerata, comunicò, a mio padre Ottavio titolare di una licenza di taxi che effettuava per loro conto il trasporto dei turisti nelle altre località, che avrebbe spostato i velieri in altre zone; abbiamo perso una grande opportunità turistica di bassa stagione e ricavato cattiva pubblicità; forse questa brutta storia non era conosciuta. Poco tempo dopo, durante un mio viaggio in Turchia dall'aereo vidi gli stessi velieri purtroppo nel Mar Nero non nel Mare Nostrum.
Oggi prendendo spunto dagli articoli pubblicati, mi sembra di ascoltare le giornaliere trasmissioni politiche televisive, sovrapposizioni di parole con diverse argomentazioni e con scarsi risultati nel tempo, poi quando arriva la Magistratura il vuoto, così come è successo al porticciolo di Giglio Campese (abbiamo perso tutti).
La minoranza "Orgoglio Gigliese" deve accettare i verdetti delle votazioni comunali e fare la minoranza (comunque mai mettere in dubbio il valore del voto dei cittadini ne va della democrazia: ricordo che le leggi prevedono che diventi vincitore chi ha il 50% + 1).
La maggioranza "Progetto Giglio", a maggiore ragione, deve fare amministrazione lungimirante.
La politica pertanto deve ritornare al suo posto originale, così com'è presentata infatti, non ha più credibilità.
Argentino Stefanini di Ottavio e Maria Bancalà
Davvero c’è chi rimpiange il veliero che rigurgita turisti giornalieri con il loro panino di terraferma al seguito, che userebbero l’isola per scaricare il prezioso involucro (sempre del panino) in alluminio e pellicola trasparente? Se questo è il turismo a cui anelano i locali, forse sarebbe stata politica migliore lasciare al Giglio lo sciagurato relitto che pur tanto denaro ha portato fra mazzette e turisti toccata e fuga, che arrivavano copiosi e invadevano i ristoranti del porto, a patto che la cena fosse rigorosamente “vista Concordia”. Finché non entreremo nell’idea che siamo ospiti su questo pianeta e non arroganti padroni ben poco riusciremo a salvare del grande patrimonio che abbiamo il privilegio di poter godere. Se continuiamo a prendere delle decisioni basate sul misero guadagno immediato a tutti i costi, senza lungimiranza, rischiamo di perdere per sempre ciò che rende speciale il nostro pianeta. È tempo di cambiare prospettiva e agire con responsabilità, per poter ancora godere di ciò che la terra ha da offrirci. É tempo di cambiare prospettiva e agire con responsabilità, per poter ancora godere di ciò che la terra ha da offrirci.