
Comunicato del Gruppo Consiliare
"ORGOGLIO GIGLIESE"
Da "contro l'abbandono" ad "abbandonati": sono bastati meno di 12 mesi
L'Isola del Giglio rimarrà senza le suore dalla fine dell'anno scolastico.
Questa è la notizia che dilaga tra l'opinione pubblica e della quale ha dato pubblicamente comunicazione il vicesindaco, tempo fa, nella chiesa di Giglio Porto.
La recessione che avevamo annunciato con l'avvento della nuova compagine amministrativa del nostro Comune è ormai galoppante a tutti i livelli, sia amministrativo che dei servizi e sociale (vedi la soppressione del trasporto scolastico dedicato, della prima corsa del bus da Campese e Castello, nei giorni festivi, la diminuzione del 97% degli investimenti del Comune, etc.).
Già nel 2022 si era presentata la minaccia della soppressione dei servizi delle nostre suore perché non pagate dalla cooperativa che gestiva la scuola materna e per la diminuzione dei bambini, ma con un intenso lavoro di mediazione del Sindaco Ortelli, l'Assessore Rossi ed il Consigliere Coppa, si riuscì a sventare tale minaccia, grazie ad un serio accordo con il Vescovo e la Madre Generale.
Fu istituito un nuovo Consiglio di gestione della Parrocchia, con la partecipazione dell'Amministrazione Comunale, che sanò tutti i debiti della precedente gestione e rese dignitoso il trattamento delle nostre suore, generò molti momenti di aggregazione nella comunità e portò economicamente in attivo la gestione.
La perdita delle Sorelle Religiose sarà una gravissima mancanza per la nostra comunità, non solo per l'educazione religiosa ai nostri bambini, valore culturale indissolubile della nostra comunità ma, soprattutto, per il grande ruolo che loro svolgono nel nostro tessuto sociale.
Invitiamo l'Amministrazione Comunale ad attivarsi, come aveva fatto la precedente, per comprendere i motivi di questa scelta, riportarli al Consiglio Comunale affinché si affronti uniti la minaccia della perdita definitiva delle nostre suore sull'isola.
Gruppo Consiliare
"ORGOGLIO GIGLIESE"
Buongiorno Daniele. Condivido quasi tutto ciò che hai scritto, perché corrisponde alla verita dei fatti, ad eccezione dell'ingrato appunto sul disinteresse dell'Amministrazione da me guidata che ritengo doveroso precisare. A parte i periodi del naufragio e della pandemia, l'ammijistrazione non è mai stata lontana dalle vicende che hanno interessato l'asilo del Porto e l'importante servizio che svolgono le nostre suore. Tu probabilmente non lo sai ma abbiamo seguito passo dopo passo tutte le vicissitudini affrontate dalle nostre amate sorelle e dai genitori dei bambini che si appellavano a noi per cambiare il "sistema". I mancati contributi alle suore (che solitamente devolvono alle missioni) e i mancati pagamenti ai fornitori sono due dei tanti elementi negativi frutto di una gestione che non condividevamo. E, se mi permetti di dire, non possiamo essere responsabili della negligenza di altri. Ricordo che Don Lorenzo lamentava la mancanza di fondi per le manutenzioni straordinarie e anche quelle della gestione (taglio erba, pulizia, ecc). Il comune, nei limiti del possibile, si era fatto carico di buona parte dei problemi con i propri operai (quando c'erano). Ribadisco che la gestione esterna non andava bene per cui per diversi anni ci siamo fatti carico di provare a modificare il modello di gestione che avrebbe dovuto garantire un destino migliore alla Scuola Materna. Ho gestito per qualche anno l'asilo del Castello e so di cosa stiamo parlando. Il lavoro degli amministratori è stato silenzioso e ha comportato anni di interlocuzioni con il parroco e con la Curia. Quando ad un certo punto abbiamo raggiunto il traguardo, ovvero la gestione in house della struttura, speravamo davvero di avere dato quella serenita che mancava a molti e per prime le nostre amate suore. Quest'ultime sono testimoni di quanto sostengo. Il resto, il paventato abbandono delle suore dall'isola, è storia di questi giorni ed è giusto che tutti se ne facciano carico per scongiurare quello che io definisco un dramma di impoverimento religioso, morale e sociale.
Ho fatto parte del Consiglio Affari Economici della Parrocchia di Giglio Porto fino al 2021, quindi mi permetto di fare alcune precisazioni in merito alla scuola materna "E. Efrati" di proprietà della Parrocchia di Giglio Porto. Nel 2006 il Vescovo stipula una convenzione con la Cooperativa Ildebrando per la gestione della Scuola in quanto la Parrocchia era vacante. In tutti questi anni la Parrocchia, che mette a disposizione a titolo gratuito i locali di Via dell' Asilo, ha affrontato più volte alcune problematiche legate alla gestione, oltre che ad avere effettuato, a proprie spese, lavori di straordinaria urgenza che mettevano a rischio la stabilità dell' edificio e la prosecuzione dell' attività didattica. Negli anni che ho aiutato il Parroco Don Lorenzo l' Amministrazione Comunale, pur essendo fatta partecipe, è stata sempre abbastanza sfuggente alle problematiche esistenti. La Casa Madre aveva già minacciato altre volte di ritirare le suore ma grazie al Vescovo uscente, che ha intermediato con la Cooperativa, la problematica era stata sanata Nel 2022 mi sembra che la Cooperativa Ildebrando abbia smesso di gestire l'Asilo, quindi l'Amministrazione Comunale giustamente è dovuta intervenire, perché non essendoci più chi gestiva la scuola materna e con il parroco Don Lido che stava per andarsene, saremmo andati incontro alla chiusura della stessa unica Scuola dell'Infanzia. Adesso c è una nuova Cooperativa che gestisce la Scuola Materna, certamente dispiace a tutti che la Casa Madre voglia richiamare le Suore che dà molti decenni sono parte integrante della nostra Parrocchia. Mi auguro quindi che per il bene dei bambini del Giglio si riesca a trovare una nuova soluzione, anche con l'aiuto del nuovo Vescovo.