Alle domanda numerate dal n° 1 al n° 11 si può tranquillamente rispondere con:
L'ARTICOLO 46 DELLO STATUTO DELLA MISERICORDIA

Articolo 46

1. Tutte le cariche elettive sono gratuite perché assunte per dovere cristiano, civile e morale e in relazione al principio del volontariato che è alla base dello spirito della Confraternita.
2. I Fratelli eletti alle cariche sociali in virtù del ruolo da essi ricoperto dovranno ancor più tenere una condotta morale e civile irreprensibile e nello stesso tempo dovranno tenere nei confronti degli altri Fratelli un rapporto di estreme semplicità e cordialità, tenuto conto anche dello spirito di servizio per il quale accettano la carica.

ancora più che mai forse è il momento di cambiare, autoincensarsi  non è certo nello spirito di un presidente della Misericordia.

Articolo 15

1. Il volontariato è la divisa morale dei Fratelli in ogni loro prestazione di attività.
2. E’ fatto espresso divieto per i Fratelli di accettare qualsiasi forma di compenso.
3. Il Fratello della Misericordia riceve dall’assistito la propria ideale retribuzione solo nella coscienza del dovere compiuto e lo ringrazia con l’espressione del tradizionale motto delle Misericordie: “Che Iddio gliene renda merito”.
4. Al solo fine di promuovere una sana emulazione nelle opere di carità e di servizio potranno essere concesse ai Fratelli distinzioni aventi puro carattere morale.

ultimo ma non per questo di minore importanza questo sig. presidente della Misericordia di Isola del Giglio

Articolo 5

1. Oggetto della Confraternita è l’esercizio volontario, per amore di Dio e del Prossimo, delle opere di misericordia corporali e spirituali, del pronto soccorso e dell’intervento nelle pubbliche calamità, sia in sede locale che nazionale e internazionale, anche in collaborazione con ogni pubblico potere nonché con le iniziative promosse dalla Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia.
2. In
particolare cura:
a) il trasporto degli infermi da e per gli ospedali, la case di cura, le case di riposo, i ricoveri, i luoghi di assistenza, eccetera;
b) il soccorso a ed il trasporto di persone colpite da infortunio accidentale, anche se seguito da morte;
c) i cosiddetti “servizi sociali” quali il trasporto di anziani, di portatori di handicap, di persone con ritardi di apprendimento, eccetera;
d) il trasporto di organi;
e) le prestazioni di assistenza anche notturna agli infermi nonché la muta di letto;
f) i servizi funebri;
g) le attività nei diversi settori della Protezione civile;
h) l’assistenza di persone in stato di bisogno, anche mediante la gestione e/o la collaborazione nella gestione di case di cura, di riposo e similari;
i) il servizio medico ambulatoriale;
l) il finanziamento e lo sviluppo delle attività di cooperative sociali.
3. Inoltre, con particolare riguardo all’aspetto religioso, cura:
a) il mantenimento della coscienza cattolica degli Iscritti mediante opportune iniziative;
b) la promozione della devozione al Santo Patrono e la celebrazione solenne della festa che si terrà la prima domenica dopo la data della ricorrenza, a meno che questa già non cada di domenica;
c) il suffragio delle anime dei Confratelli defunti con preci e uffici funebri;
d) la partecipazione alla processione del Corpus Domini;
e) la partecipazione, secondo le tradizioni e le circostanze, alle solennità di sacre funzioni.
4. La Confraternita infine potrà promuovere e compiere tutte le operazioni ritenute necessarie o utili per il conseguimento dell’oggetto sociale nonché tutte quelle opere di umana e cristiana carità suggerite dalle circostanze e rendersene partecipe impegnandosi a contribuire all’analisi ed alla rimozione dei processi e delle cause di emarginazione e di abbandono dei sofferenti, attuando nei propri settori di intervento opera di promozione dei diritti primari alla vita, alla salute, alla dignità umana, nell’ambito di un nuovo progetto di crescita civile della società a misura d’uomo. 

questo, che è tratto per ultimo dalla sua lettera di dimissioni, mi fa pensare che avrei troppi copiaincolla da fare per smentirla.

Questi obbiettivi (e quelli che verranno) sono stati raggiunti grazie al lavoro discreto di persone che hanno operato per anni in silenzio, animati solo da amore per la propria Isola e non da manie di protagonismo.