spesso la gioventù e il bisogno di strafare, che invece colpisce a tutte l'età, ci porta a dire o in qualche caso a scrivere delle sciocchezze.
chiunque in situazioni d'insularità desidererebbe mezzi di trasporto superveloci, comodi e grandi, che non risentano delle condizioni meteomarine, come a volte è capitato con i nostri traghetti.
purtroppo esistono situazioni e obblighi che limitano i desideri.
la disposizione dell'ente tecnico del ministero dei trasporti ha stabilito che navi come LIBURNA o sue simili non possono operare all'interno del porto dell'isola del giglio, in piena sicurezza.
il problema nasce dalle dimensioni, la nave cosi elogiata da edoardo uscirebbe di soli 33 metri dalla banchina, per poi allargarsi di altri 2, accostandosi al pontile della benzina.
limiterebbe l'entrata in porto di altre imbarcazioni e le manovre dell'altro traghetto.
solo nel caso di un sostanziale ampliamento del porto, verrebbero rivisti i parametri delle imbarcazioni che potrebbero operare sull'isola.
ne consegue che per l'isola deve essere obbligatoriamente, una nave di nuova costruzione, il punto di partenza e di rilancio per il trasporto degl'isolani e turistico, della misura massima di 50/55 metri di lunghezza e di 12 di larghezza.
il traghetto che svolge il suo servizio sull'isola è ormai superato, sia per concezione, che per il trasporto passeggeri.
nonostante questo si può chiedere il massimo rispetto per chi in questi anni ha continuato a garantire il servizio per 365 giorni quando non sono 366.
e come diceva il mitico comandante Pino Galli " questa nave ha sempre trasportato tutti, i sani, i malati e i morti."

franca melis