Invio in questa sede una richiesta che avevo presentato al Sindaco e al Consiglio
che non è stata discussa il 30.11.05 senza che me ne venisse addotta spiegazione
alcuna.
Scrivo alterata soprattutto a seguito dell'ennesima conversazione avuta con
la Dr.ssa Maioli della Soprintendenza di Siena la quale mi ha detto di aver
parlato con il Sindaco che le avrebbe detto di non comprendere tale mio accanimento
per mettere un deposito idrico perchè L'ACQUA AL GIGLIO NON MANCA MAI E QUANDO
CI SONO PERDITE VENGONO RIPARATE MASSIMO IN MEZZA GIORNATA!!!
A questo punto credo che la massima autorità in termini di igiene e sanità
pubbliche debba a tutti un chiarimento.
Segue la richiesta presentata...

Dott.ssa Fabrizi Francesca
Via Savonarola, 17
Isola del Giglio

Egr. Sig.  Sindaco
Comune di Isola del Giglio

Spett.li     membri del
    Consiglio Comunale


Oggetto: Interrogazione: Necessità idrica all'interno del centro abitato di Giglio Castello.

Egregio Signor Sindaco,
mi rivolgo a Lei nell'occasione ufficiale del Consiglio Comunale convocato per il giorno 30.11.2005 in qualità di responsabile per l'igiene e la sanità del Comune e dei suoi residenti.
Egregi Consiglieri,
mi rivolgo a Voi per il Vostro ruolo istituzionale che in questa occasione può esplicarsi ancora una volta nell'interesse dei cittadini tutti per la soluzione di una questione che vede molti abitanti costretti ad abusi pur di garantirsi condizioni di vita all'insegna della salute e dell'igiene.
Sono proprietaria di una piccola abitazione (35 mq ±) all'interno del centro abitato di Giglio Castello (zona A Centro storico) che è troppo spesso priva di fornitura idrica. La carenza, ormai cronica, che in passato era dovuta a vera scarsità del bene acqua sull'Isola è ora causata dai continui guasti e rotture al vetusto impianto che serve le abitazioni. Ogni guasto porta un'interruzione del servizio agli utenti per un periodo che va da 1 a 3 giorni (a seconda se avviene in giorno feriale o festivo). Tanto per rendere l'idea, fra i mesi di luglio e agosto 2005 non ho avuto acqua in casa per 14 giorni complessivi; tra ottobre e novembre (ancora non canto vittoria) è mancata appena per 6 giorni.
Vista l'inveterata situazione di ricorrente assenza idrica presso la mia residenza e la prossima necessità di viverci in due persone da cui è evidente la totale assenza di posto ove posizionare un deposito idrico, ho presentato all'UTC richiesta di autorizzazione per il posizionamento di uno piccolo sul tetto di proprietà, dello stesso colore dell'intonaco adiacente (in modo da renderlo mimetico). Tale richiesta è stata respinta per una questione di forma, ma non potrà essere ripresentata in quanto il Responsabile del suddetto Ufficio in data odierna mi ha fornito copia (che allego) di una nota del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza per le province di Siena e Grosseto a firma del Soprintendente Arch. Giovanni Bulian che, elencando "elementi che possono modificare o alterare il citato tessuto storico o che possono creare disordine ambientale e quindi un degrado nella visione d'insieme, raccomandandone l'osservanza:
(?)- devono essere rimossi dai tetti eventuali depositi o tutto ciò che crea un'anomalia architettonica, posizionandoli invece nei sottotetti(?) "
Ritenendo che l'approvvigionamento idrico presso le abitazioni sia INDISPENSABILE per una vita civile, salubre e dignitosa, visti il potere e le responsabilità che la Legge dà in tale materia alla persona del Sindaco, ritengo sia nelle possibilità e nell'interesse (se non nel dovere) di chi mi legge esprimersi in sede di Consiglio Comunale per consentire ai cittadini, in deroga a quanto
indicato da Siena, la possibilità di godere di tale imprescindibile diritto, anche in via temporanea fino alla completa sostituzione di tutta la rete idrica e la definitiva soluzione della mancanza d'acqua.
Tanto ritenuto, tangendo solo marginalmente la facile polemica cui si presta la presenza sui tetti del paese di depositi blu, antenne paraboliche, la sostituzione dei massi in granito della pavimentazione con cemento o asfalto, gli infissi delle finestre in alluminio quando non addirittura le porte intere, non sarebbe più opportuno iniziare a renderlo degno della bellezza che merita
iniziando da elementi che non rendano ancora più difficile la vita ai pochi rimasti ad abitarvi? A meno che non si voglia sostenere la trasformazione in atto del centro storico di Giglio Castello da paese a dormitorio per gli affitti estivi?
Rimango a Vostra disposizione per qualunque chiarimento o delucidazione,
con la speranza di potermi lavare regolarmente in un futuro prossimo!!!

Isola del Giglio, 23 novembre 2005

Dr.ssa Fabrizi Francesca