gian piero calchetti isola del giglio giglionews
Ogni giorno ed ogni notte
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OGNI GIORNO ED OGNI NOTTE

Ogni, notte, ogni notte, aspetto che faccia giorno, acciocché la mia nipotina possa andare a giocare, libera, al mare di Campese, ove dovrebbe essere sicura da ogni cattivo evento, e godersi la sua prima Estate d’infante di quasi un anno. Non m’abbandona, mai, però, il ricordo di quel che avvenne poco tempo fa sulla spiaggia di Tunisi, e rabbrividisco, letteralmente, rivedendo quella “squadraccia” di forsennati Jiadisti, avvicinarsi contro sole e compiere una strage. No! Non c’è più speranza di pace e conviVenza pacifica tra gente di fede e d’etnia diverse e contrapposte dopo gli ultimi fatti d’Israele: una fanciulla di appena tredici anni compiuti, vilmente sgozzata, mentre, dormiva, serena, nel suo letto virginale, da un ragazzo palestinese, appositamente aizzato ad uccidere, comunque, un supposto “nemico”, ancorché inerme, innocente ed ignaro d’ogni eventuale falsa colpa, attribuita alla sua “genia”. Soppressa, siccome ha detto Netanyahu, in un lago di sangue, sparso, quasi fosse, un’agnella sacrificale, predestinata ai riti pagani d’Aruspici esaltati, quale voto augurale dovuto ad un destino, che mai si compirà senza una guerra genocida; ovvero una casta giovenca vanamente immolata ad uno dei tanti culti di Mitra, che, ancora, “segnano” un mondo “demonista”. No! Non c’è più alcuna speranza di “rimedio” dopo i dieci italiani, massacrati, a Dacca, ivi compreso un feto che appena, appena, si muoveva nell’accogliente ventre della madre, da giovani dabbene, figli di famiglie facoltose, che Allah ed i mille Imam, “profeti” d’un Islam “dominatore” assoluto, avevano addestrato all’odio di Cristiani, ignari dei “versetti” del Corano. Dopo l’orrida strage, dei quasi centocinquanta “apostati” sciiti, da parte dei Sunniti, che, a Bagdad, oltre ai "dissolti" dall'esplosione, ha sparso, per le strade d'un intero "isolato", corpi frantumati, lacerati e disfatti. No! Non c’è più speranza, ma, soprattutto, non si intravede la fine di tanti gratuiti “sacrilegi”, il cui sangue versato, neppure se fossero svuotati, gli oceani, potrebbero contenere, mentre tant’altri, perversamente, ancora se ne annunciano. Non esiste più Misericordia, non si vedono Samaritani, che curino chi abbisogna di soccorso, né Marie Maddalene, che assistano un Mondo moribondo, cercando di distogliere i carnefici dai loro riti dissoluti. Non e’ più guerra, tra uomini, questa: una guerra che si possa vincere, perdere, o contenere, perché questo è un conflitto tra Dei e Religioni, fatta di simboli e parole, che, seppure “rivelate”, sono del tutto indimostrabili. Dei e Religioni, che, per fanatismo e sterili, quanto stupidi e tragici distinguo”, non possono essere gli uni secondi agli altri. Perché messi, fondamentalisticamente ed integralisticamente, a confronto, costituiscono, insieme, solo un “Male Assoluto”, contrapposto al Bene, ovvero la vita alla morte; Lucifero, che, precipitato, per la sua superbia, tra le fiamme eterne della Gheenna, è tornato in terra a combattere le delittuose ordalie di quando il mondo era pagano; ossia, prima che Cristo, attraverso il sacrificio della Croce emendasse l’umanità dal peccato originale. E tu, padre Bergoglio, Pontefice Massimo d’ogni incolpevole Cristiano, che trai dalla vita comune i tuoi insegnamenti, i tuoi perdoni e le giuste tolleranze verso chiunque sia “costretto” a vivere “diverso”, in quanto è nato diseguale, per favore, smettila d’incitarci ad amare coloro che, giorno per giorno, ci uccidono o meditano di farlo, mistificando, secondo le “Scritture” e le Madrasse, la loro fede, il loro credo e il loro modo d’essere. Smettila, per favore, perché non serve a niente, se non ad aumentare le vittime e gli scempi a carico di chi ama e di chi soffre per il “prossimo suo”; perché le loro orecchie, fatte, ormai, sorde, da secoli di odio “coltivato”, non sentono nemmeno, le trombe che infransero le mura, inespugnabili, di Gerico. Una sola cosa puoi ancora fare, Vescovo di Roma, sperando di vincerla e di far cessare questo stillante sterminio d’innocenti. Ossia, come altre volte t’abbiamo chiesto, proclamare, al più presto, una Crociata contro l’Ateismo musulmano, disumano, feroce e dilagante, per restituire libertà, uguaglianza e sicurezza all’intera umanità oggi, vituperata e concussa, dal diabolico fanatismo fondamentalista.