CALABRETTA DIRETTORE GENERALE A.S.L. 9 DI GROSSETO
SCELTE AL DI FUORI DELLE PETIZIONI

Riporto integralmente quanto riaffermato il Dott. Calabretta in un articolo del Giornale La Nazione di Domenica 24 Settembre

Non cita mai L’Isola ed i suoi abitanti il Direttore dell’A.S.L  9 Salvatore Calabretta in un suo scritto pubblico relativo alla”scelta dei professionisti al di fuori di petizioni o logiche politiche” cosi recita l’intestazione, ma è lampante il riferimento alla richiesta rivoltagli dai cittadini gigliesi perché al posto del Dott. Mattera recentemente scomparso, venisse messa la Dottoressa Collantoni.
La scelta dei professionisti della sanità – scrive dunque Calabretta- avviene esclusivamente  in seguito alla valutazione delle competenze, delle disponibilità personali, delle attitudini e dei percorsi professionali individuali, di conseguenza, le notizie apparse sulla stampa negli ultimi tempi, a proposito di eventuali correlazioni fra decisioni aziendali e petizioni popolari o logiche di appartenenza politica o di altro tipo, sono del tutto prive di fondamento e non rispecchiano in alcun modo le intenzioni dell’azienda sanitaria.e’ necessario comprendere che la salute è un bene che appartiene a tutti i cittadini e che  essa deve stare al di sopra di interessi personali o di gruppi più o meno spontanei o organizzati, per quanto essi possano essere pienamente rispettabili e comprensibili. I professionisti che anno il compito di dirigere e gestire i processi di salute della comunitàsi assumono una grande responsabilità, che può essere pienamente sviluppatasolo se esistono competenze e professionalità.
Solo una piccola riflessione: non voglio entrare nel merito, come si dice, delle 434 firme  raccolte………… invito invece a  fare un confronto con quanto da me scritto in antecedenza e quanto affermato dal Dott. Calabretta; voglio poi dire ai fantomatici promotori (visto che non risultano in nessun atto ufficiale) che intanto sarebbe meglio se ognuno di noi facesse bene il proprio mestiere e poi……..A questo punto  siano loro a chiedere  scusa a tutte quelle persone che ogni giorno con il loro costante  impegno sia professionale che a titolo umanitario, senza fare tanto rumore, si prodigano con senso di responsabilità e senza eccessi di protagonismo, lavorando continuamente  in silenzio,   vigilando attentamente  sulla nostra salute, togliendo magari il tempo alle proprie famiglie o agli interessi personali, e qui mi riferisco a tutti quei funzionari e  professionisti che operando intorno al servizio sanitario, ci assicurano la tranquillità di poter vivere su un’isola facendoci sentire meno isolati, almeno nel campo della salute  che  ripeto  è il  fiore all’occhiello della nostra zona. Certo Giuliano ha lasciato in noi un grandissimo vuoto, il servizio del 118 però  non è morto con Giuliano, esso andrà avanti perché è un compito istituzionale ed i funzionari chiamati a gestire tale servizio sono in grado di portarlo avanti nei modi e nei tempi stabiliti dalla legge.     

Modesti Giuseppe