Gentili Amici della Redazione,
abbiate ancora un attimo di pazienza con me. So di non poterla tirare in lungo.

Ma gradirei sapere perché si rivolge a me, quasi polemicamente, la signora Melis solo perché ho sollevato interrogativi sulla liceità del contributo consortile. Credo di pormi gli stessi dubbi che ha Lei e che hanno tanti in Italia: voglio dire che basta cliccare su Google alla voce "contributi consortili" e si hanno tutte le notizie in merito, compresa la direttiva della "AGENZIA DELLE ENTRATE". E soprattutto l'equazione costi-benefici (alla quale corrisponde il concetto di contributo).
Ma non sono uno che sa di legge. Di più che posso dire?
E che c'entro io se il Comune non ha adempiuto ad alcuni adempimenti?
Dico solo con molta serenità: attrezziamoci quando ci taglieggiano senza dircelo prima! (almeno).
Se proprio dovessi apparire come don Chisciotte, per carità: de hoc satis.

Giuseppe Ulivi