L’area del Castellari, una ricchezza che sta venendo alla luce,  riemergono i luoghi delle sontuose dimore degli imperatori di 2000 anni fà, dopo due secoli di segnalazioni che descrivevano la ricchezza dei reperti che uscivano dal terreno, finalmente  si scava non per distruggere ma per salvare ( speriamo!!!!).
Pavimenti in marmo portati dalle ricche famiglie imperiali da tutte le cave del mediterraneo,. rivedono la luce per essere ammirati,emerge  la disposizione delle stanze , insomma è l’occasione di conoscere, per la soddisfazione degli studiosi e anche degli abitanti,  sapere cosa avevano costruito nella splendida Isola del Giglio i nostri  antenati, tutto questo patrimonio godibile per tutti e spendibile per riqualificare l’offerta turistica, un patrimonio che  appartiene al popolo che ne ha un naturale diritto in virtù delle leggi che regolano la nostra vita civile.
Un disappunto e anche indignazione ci sovviene vedendo che parte di quei capolavori sono andati distrutti da mura fatte in tempi piuttosto recenti,  benché l’area fosse vincolata e nonostante pressanti denunce e segnalazioni certi signori per i loro interessi hanno distrutto i mosaici per il cemento armato, speriamo che il sito venga portato integralmente alla luce e si individui le responsabilità di chi ha distrutto e di  chi non ha vigilato, senza sconti e senza indulgenza
Dei residenti  di età passando incuriosite, hanno detto all’unanimità una frase “questo è niente, sapessi cosa veniva fuori durante i lavori della costruzione delle case, certi disegni colorati , scene di pesca, hanno portato via tutto il più bello !! “ a queste frasi  sempre dette gli si attribuiva molta fantasia, forse vedendo ciò che esce fuori questi anziani dicevano nient’altro che la verità !!
Ieri una scolaresca che stupita dai capolavori di questo  villa, si chiedeva perché avessero costruito le case sopra questi importanti resti,  più volte è stato menzionato “ punta Perotti”, significato di una sensibilità nuova che non fa sconti e che chiede fermezza e un nuovo corso, non svendere il nostro patrimonio ma valorizzarlo  e tutelarlo come testimonianza da presentare con orgoglio ai turisti. Ci auguriamo che  sul Castellari venga istituito un parco archeologico!!

Gruppo Archeologico
Isola del Giglio

Claudio Bossini