HO FATTO UN SOGNO, UN LUNGO SOGNO
- Prima parte
Stamattina stranamente mi sono svegliato molto presto. L'isola, ma direi il Castello, concilia il mio sonno che di solito si protrae fino a metà mattinata. In genere mi alzo dal letto, faccio una semplice colazione, caffè e latte con tre Molinelli e, dopo l'igiene personale, preparo qualcosa per il pranzo. Mi piace molto cucinare, è un'attività creativa che stimola la mia fantasia e aguzza l'ingegno.
Ma stamattina la colazione non mi andava, era troppo presto. Cecilia dormiva di un sonno così profondo che, se avessi iniziato a cucinare, sarebbe stato un peccato mortale disturbarla con inevitabili rumori di vettovaglie e mestoli. Era una giornata splendida, il sole era sorto da poco ed il Castello riposava ancora in un silenzio magico e quasi surreale. Dal baschetto vedevo il mare che spuntava da sopra le mura, ed era come una tovaglia azzurra, stesa ed appena venata dai colori dell'alba.
Così ho deciso di uscire a fare due passi. Scese le scale di casa mi sono diretto verso "il piano", sarei uscito dalla porta dell'asilo per fare un giro delle mura, ed andare a fare colazione in piazza, ma mi è apparso subito qualcosa di totalmente inaspettato! La piazzetta era pavimentata di fresco! Non c'erano più sconnessioni, terra, tracciati di cemento a copertura di passaggi d'impianti e fognature. Erano anche stati rimossi i materiali edili accatastati in modo disordinato a ridosso delle mura. L'oleandro, piantato molti anni fa nell'angolo sinistro del trione, svettava ed aveva riconquistato il suo ruolo: era di nuovo una presenza di vita, una macchia verde piena di fiori rosso scarlatto che si sovrapponeva prepotente ma con grazia alle mura. Anche il nuovo Archivio storico, che ai miei occhi è sempre apparso presuntuoso, lezioso e completamente estraneo dal contesto, con la nuova pavimentazione aveva assunto un minimo di dignità.
Voltato lo sguardo mi sono accorto che anche la via delle Mura era stata ripavimentata, ma quando era successo tutto questo? Preso dall'entusiasmo ho iniziato a girovagare nei vicoli del Castello ed era una bellezza! Non c'erano più buche, dissesti, terra, tracce di cemento e poi finalmente era pulito! La nuova pavimentazione proseguiva ed aveva ridato dignità a questo luogo che amo profondamente e che ritengo un miracolo dell'uomo. Arrivato alla piazza della Rocca lo stupore è ancora aumentato, non potevo credere ai miei occhi! Dopo anni di abbandono la Rocca aveva di nuovo un tetto e svettava possente ed orgogliosa sulla piazza. Un cartello al suo ingresso indicava orari e modalità per la visita al nuovo Museo Mineralogico dell'Isola del Giglio.
Il Castello stava diventando quello che sarebbe dovuto essere: "Uno dei borghi più belli d'Italia"
Continua ...
Grazie Leonardo per averci fatti partecipi del tuo sogno. Chissà come è proseguito! Mi piacerebbe farne uno così ma purtroppo non succede e mi rimane la realtà. Grazie ancora.
....Che dire il sogno e' veramente bellissimo e vorrei sinceramente farli anch'io...Tuttavia oltre alle bellissime pavimentazioni,vorrei ricostruire nell'animo di tutti i Gigliesi quelle delicatezze di accoglienze che fecero del Giglio un'Isola di ...DIFFERENZA...Il Castello era un luogo magico...La Fisarmonica del grandissimo Gioacchino ai lombi allietava ospiti ,portolani,campesani e Equipaggi delle numerosissime barche ormeggiate al Porto e alla Fonda a Campese ...Insomma questa,sarebbe la vera riscoperta genuina e apprezzata si giorni attuali..,Riaprire luoghi per accogliere la nostra gioventù che vaga Senza meta nelle ore notturne rifugiandosi in bene altre cose che tutti sanno ....Il ballo,il ballo di qualsiasi tipo rallegra e da 'spettacolo...Bastano pochi elementi ed e' fatta la raccolta di gente ...Il turista,di qualsiasi Nazione vuole ballareeeeeeeeee....Per favore,lasciamo stare le spese folli e rendiamo felice questo territorio che la natura ha donato ai Gigliesi...Incrementiamo l'apertura di attività e diamo così luce alle vie del castello....Musica,musica,sempre infinitamente musica e balli....il tutto anche in pavimenti dissestati del castello....Questo e'il mio sogno più bello che vorrei fare alla mia tenera età dei 88 anni....Cordialmente Salvatore