Molto controverso il burrascoso incontro tra il PD elbano ed il Presidente del Parco Tozzi.

In questi giorni vado dicendo, con l’ironia che spesso valica i più disincantati sfottò, che dopo l’istituzione del reato di “immigrato clandestino” è giunto il momento di prevedere anche il crimine di “ambientalista fondamentalista”.

Attenzione, l’audace provocazione viene promossa come un monito a coloro che vedono l’ambiente come un qualcosa di monopolistico, a coloro che si ergono a depositari del “verbo ecologista” ed a coloro che incoraggiano l’errata applicazione dei nobili principi ecologisti. Il loro atteggiamento opprime la vita tranquilla delle comunità insulari attraverso misure vessatorie tendenti ad assoggettare l’intera economia delle isole dell’arcipelago.  Adesso che non c’è il Parco a mare prendiamo le Cinque Vele. E se ci fosse il Parco ce le toglierebbero? Oppure prenderemmo Dieci Vele?  Bah, strana gente questi moderni integralisti!

Ma il tempestoso incontro (se così lo vogliamo chiamare visto che tra poco si affretteranno a stiepidire le ire iniziali) non fa altro che dare ragione alle nostre decennali opinioni su un sistema legislativo che non funziona e che deve essere completamente riformato, nei principi fondanti e nei criteri di applicazione, e sul quale riteniamo che è giunto il momento di confrontarci, a mani aperte.

Vi allego il testo “catturato” oggi dal sito Tirreno Elba News che invio alla Redazione gigliese affinché tutti possano leggere i terribili aggettivi che sono state pronunciati nei confronti del Presidente Tozzi. Che bravi questi sindaci elbani! Non si lasciano mettere sotto i piedi da nessuno!

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Buona lettura.