E’ morto ieri mattina, 2 febbraio all’età di 85 anni, all’ospedale di Pitigliano, dove era ricoverato, Giorgio RUM , figura carismatica della ex Democrazia Toscana degli anni ’60 ed uomo di forte passione politica.
Nella seduta del consiglio comunale del 3 febbraio il Sindaco Attilio Brothel ha voluto ricordare la figura dell’amico con un minuto commemorativo di silenzio e l’invito alla partecipazione ufficiale di tutta l’Amministrazione che per l’occasione sarà presente ai funerali in forma ufficiale e con il gonfalone del Comune.
“Sindaco per diverse legislature – ha ricordato Attilio Brothel – poco tempo fa, dopo aver perduto la moglie Margherita, il suo stato di salute si era aggravato anche in relazione al suo stato di invalido di guerra. Giorgio Rum durante il periodo in cui ha diretto l’Amministrazione Comunale ha spesso difeso i poveri e coloro i quali si trovavano in condizione di forte disagio dimostrando di essere un vero e proprio difensore civile, molto prima che questa figura fosse inventata. Era appunto un uomo di riferimento per le esigenze della collettività ancora prima di essere nominato sindaco, era un po’ l’avvocato che difendeva gli ultimi dalle sopraffazioni dei prepotenti. Il suo nome e la sua persona erano un ancora di salvezza per chi aveva bisogno di essere riconosciuto come cittadino di serie A, pur non appartenendo alle classi sociali elevate. Insostituibile fu il suo ruolo nei rapporti con la ex Cassa per il Mezzogiorno dove ottenne importanti finanziamenti per la realizzazione di opere strutturali a favore della comunità gigliese”. 
Il “dovere politico” come lui lo definiva non lo sottrasse all’impegno nel sociale e forse Giorgio sarà ricordato come Presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia che fortemente volle fondare come gruppo gigliese nell’anno 1982 e che diresse dal 1989 fino all’anno scorso. In questa associazione Giorgio ha speso gran parte della sua vita con tutta una serie di iniziative che lo hanno contraddistinto in questi ultimi trent’anni. Sempre presente alle cerimonie ed ai raduni nazionali con i suoi 84 soci è stato un instancabile organizzatore portando in giro per l’Italia e l’Estero il culto per la Patria e l’onore di essere appartenuto alla Marina Militare.
Giorgio Rum che si fregiava del titolo di Cavaliere Ufficiale ha sempre mantenuto alto lo spirito delle tradizioni marinare gigliesi e la sua scomparsa oltre a toglierci un punto di riferimento ci priva di un uomo insostituibile. Soltanto qualche tempo fa mi ha raccomandato di portare avanti un progetto che purtroppo non è riuscito a realizzare e che forse è rimasto per lui come un sogno nel cassetto: costruire il monumento al Marinaio d’Italia su una piazza della nostra isola in modo che “diventi non solo il simbolo della nostra cultura marinara ma anche un punto di riferimento per tutti quelli che ancora oggi continuano a solcare le onde del mare”.
Io credo che questo importante e significativo progetto debba essere portato avanti soprattutto per ringraziare Giorgio di tutto quello che ha fatto per la nostra comunità.
Ciao Presidente ti vogliamo ricordare sorridente e sempre pronto a battagliare convinti come siamo che anche da lassù sarai sempre al nostro fianco.

Alvaro Andolfi