COMUNE DI ISOLA DEL GIGLIO
PROVINCIA DI GROSSETO

Allarme disorganizzazione colonie feline 

Fin dal luglio 2004 l’Amministrazione Comunale ha focalizzato l’attenzione per garantire un efficace e adeguato risultato per la tutela e cura delle colonie feline presenti nel territorio in collaborazione con l’Azienda Sanitaria, le “gattare” e gli Organi di vigilanza operanti nel Comune.

L’azione ha dato risultati confortanti ove si pensi che venne istituito e funzionante nell’Isola un Ambulatorio comunale veterinario nel quale è stato possibile - tra l’altro – effettuare l’istituzione dell’anagrafe canina e la sterilizzazione dei felini per ottenere un “controllo demografico delle colonie feline”. 

L’Ambulatorio Comunale Veterinario localizzato a Giglio Campese, in un locale di proprietà comunale venne concepito per evitare che le “gattare” si recassero in Continente, con evidenti disagi, per sterilizzare, al massimo uno o due felini alla volta.

Contestualmente vennero emessi provvedimenti per la corretta distribuzione dei cibo ai gatti randagi ed alla nettezza (successiva) delle strade interessate per una migliore regolamentazione delle attività e degli interventi per il controllo delle nascite dei felini.

Molti cittadini, da tempo, segnalano che nei centri abitati dell’Isola sono presenti numerose criticità, con proteste da parte degli abitanti che risiedono nelle vicinanze delle colonie feline: a Campese presso il Residence della Marina del Giglio, nel “trenino” di case  prospiciente la Torre Medicea, al Porto nell’area dell’ex scuola media prefabbricata, salvo se altre.

In proposito, è bene sapere che la Legge tutela i gatti che vivono in libertà e vieta espressamente di allontanare o spostare i felini dai luoghi dove abitualmente trovano rifugio, cibo e protezione, sanzionando comportamenti lesivi del loro benessere.

Tra l'altro l’art. 7 della Legge Nazionale 281/91 sancisce: “è vietato a chiunque maltrattare i gatti che vivono in libertà“; allontanare un gatto, animale a cui è riconosciuto lo status di animale libero, dal proprio habitat è configurabile come vero e proprio maltrattamento, punito dall’art.544 ter c p.

Nella situazione esposta, l'attuale Amministrazione Comunale, ha ritenuto di non avvalersi dell'ambulatorio Veterinario di Campese, preferendo stipulare una convenzione con il Comune di Monte Argentario per effettuare le “sterilizzazioni” che non sono mai iniziate, anche perché il nostro Comune non si è ancora dotato di apposite “gabbie” (costose) per la cattura ed il trasporto dei felini all'Argentario, né di personale destinato alla cattura.

Una decisione, come dimostrato dai fatti, destinata al completo fallimento, con conseguente aumento considerevole dei mici e “luoghi invasi da escrementi e deiezioni di ogni tipo” che attirano altri animali indesiderati (pulci, zecche, topi, ratti  e quant’altro), escrementi, cattivo odore... malattie pericolose per l'uomo.

Non c'è dubbio che attualmente vi sia un totale abbandono ed una completa disorganizzazione nella gestione del controllo delle nascite della popolazione felina, nonché nella vigilanza da parte degli Enti preposti. Tali situazioni creano scarso benessere agli animali e notevoli problemi igienico sanitari, per cui si consiglia al Sindaco ed alla Giunta l'adozione di un serio piano di lotta e prevenzione al fenomeno del randagismo.

Un altro servizio pubblico che mortifica anche la vocazione turistica dell'Isola, offrendo un panorama degradato, trascurato e problemi di igiene pubblica.