COMUNE DI ISOLA DEL GIGLIO
GRUPPO CONSILIARE DI MINORANZA

Disastro in Sardegna (pensando al Giglio). 
Il Comune, da 5 anni, non utilizza € 685.000,00 del Ministero dell’Ambiente per opere di mitigazione del rischio idrogeologico.

Frane, allagamenti, alluvioni: l'Italia è un paese martoriato dal dissesto idrogeologico, nel quale tutti (o quasi) i comuni sono interessati. Non fa eccezione l'Isola del Giglio. Il riscaldamento globale porta ad una inevitabile recrudescenza dei fenomeni estremi, come è già avvenuto in passato (Aulla nel fango, Genova ha pianto morti e tanti danni, Isola d'Elba con morti e danni rilevanti. Cinque terre con alluvione, danni e frane, Albinia tanti danni, i disastri nel sud e nelle Isole (da ultimo la catastrofe avvenuta in Sardegna dei giorni scorsi).

Questo il quadro a tinte fosche del rischio idrogeologico italiano. Dagli interventi degli amministratori dei comuni, della provincie, delle regioni, per non parlare dei rappresentanti del Governo Nazionale e dei parlamentari, sono tutti d'accordo che occorre mettere mano alla mitigazione del rischio idrogeologico, mettendo in campo risorse economiche sufficienti.

Il nostro intervento (e lo diciamo con convinzione, al di là di ogni posizione politica che, sul tema non c'entra proprio niente) è finalizzato a mettere in condizione il nostro territorio e la popolazione di gestire il rischio idrogeologico che deve essere una priorità nel programma di governo dell'Amministrazione Comunale, in quanto questo non produrrà solo sicurezza e un risparmio certo di risorse, ma anche un'ottima occasione di rilancio economico e occupazionale nel territorio.

Quello che vogliamo dire è che, a differenza di tanti comuni che non riescono ad avere finanziamenti, non riusciamo a comprendere, nonostante i recenti nubifragi abbattutosi sul Giglio, come sia possibile (e lo abbiamo sollecitato a più riprese), che gli Amministratori Comunali per i rischi di possibili danni a cose e persone, non intendono utilizzare un finanziamento disponibile di € 685.000,00 concesso, da più di cinque anni, dal Ministero dell’Ambiente al Comune necessario per l'esecuzione dei lavori di consolidamento e messa in sicurezza del dissesto idrogeologico a valle del centro abitato di Giglio Castello (versante Arenella), in accoglimento di una richiesta all'epoca presentata dal Comune.

Quali siano le motivazioni della perdita del finanziamento di 685 mila euro assegnati da oltre cinque anni al Comune dal Ministero dell'Ambiente, razionalmente, ci risultano oscure.

Senza voler fare del catastrofismo a tutti i costi, ma con chi ce la dovremmo prendere se dovesse succedere un evento calamitoso con danni a cose e persone, dovuto ad omessa esecuzione di tali lavori? C'è qualcuno in Amministrazione che si assume fin da ora le responsabilità?