''Anche quest'anno, per esser più sicuri ... sono venuti a darci i loro Auguri ...''. Nonostante la pioggerellina del 31 sera ed il clima rigido del 1 Gennaio, non si è arreso lo spirito dei ''Cantori del Capodanno'' che ancora una volta, armati dei loro strumenti e dell'amore per la tradizione, hanno fatto rivivere alla comunità isolana l'immancabile appuntamento con la Nenia del Capodanno.
Una tradizione la cui origine si perde nella notte dei tempi, addirittura nel lontano 1750: all’inizio del nuovo anno alcuni giovani accompagnati da qualche chitarra, un basso ed un clarino cantavano questa nenia alle migliori famiglie del Castello. Dal 1925 l’orchestra base cominciò ad essere formata da cinque elementi: un clarino, una cornetta, un basso e due accompagnamenti. Solo dopo la seconda guerra mondiale è iniziata l’abitudine di andarla a cantare anche al Porto.
E così anche quest'anno l'iniziativa si è ripetuta chiudendo l'anno vecchio la sera del 31 a Giglio Castello ed il 1 Gennaio a Giglio Porto risvegliando gli assonnati isolani reduci dai bagordi della notte di San Silvestro.
Immancabili sono spuntate fotocamere, videocamere e telefonini per riprendere l'evento e per trasmettere a parenti lontani le note di una musica che suscita sempre emozioni facendo riaffiorare piacevoli ricordi. Il tutto sotto gli occhi di qualche turista curioso, a tratti infastidito dalla presenza di videocamere, forse perchè "ignorante" del fatto che in un mondo di megalomani c'è ancora una comunità che vive di valori semplici ed orgogliosamente ostenta la preziosa bellezza delle sue piccole cose.
LA TRADIZIONALE NENIA DI CAPODANNO
Autore: di Giorgio Fanciulli, filmato di Giovanna Centurioni
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