E’ nostro convincimento che l’AMP non si farà perché il suo percorso è cosparso di frottole abbastanza pacchiane. Anche se la maggioranza ha dichiarato di fare come le pare (vedi dichiarazione di Stefano Feri in Consiglio Comunale), nonostante la chiarissima posizione dei gigliesi (ad oggi sono state raccolte circa 600 firme della petizione) che non si fidano delle lusinghe delle sirene pseudo-ambientaliste,  sono profondamente convinto che un progetto sbagliato e non condiviso non potrà avere un futuro sereno e proficuo.

Tuttavia, grazie alla minoranza consiliare che ha permesso, mediante il Consiglio Comunale Straordinario di ieri,  di discutere l’argomento Area Marina Protetta (adesso si chiama così e non più Parco), altrimenti rimasto silente, si è riusciti ad avere un documento dove la maggioranza spiega in via definitiva la sua intenzione, ovviamente preconcetta.  Delle mappe nautiche, delle cartografie, dei progetti, delle aree marine che ricadranno nell’AMP, dei confini, dei vincoli e delle limitazioni, nulla si sa!!!  Ma è possibile che in tutti questi incontri si sia parlato solo dell’Isola d’Elba e non del Giglio?

Il documento presentato in Consiglio dalla maggioranza e poi pubblicato su GiglioNews contiene una miriade di menzogne.  Lascio al lettore comprendere se qui si vuol tutelare l’ambiente oppure se rispondere a qualche comandamento di partito. Non è vero che l’AMP deve essere comunque istituita. Il mare ha bisogno di regolamentazioni proposte e condivise dalla comunità e non decise a Roma od a Portoferraio, da estranei alla nostra cultura marina ed ambientalista. Le leggi in vigore non consentono alle comunità di esprimersi. O perlomeno se le amministrazioni che le rappresentano non le fanno contare.

Per quanto riguarda il documento della maggioranza ho colto diverse inesattezze:

1. Il Parco dell’Arcipelago, istituito in via definitiva da circa 11 anni, secondo l’opinione di tutti (oltre che dalla stessa Maggioranza), ha provocato solo danni e penalizzazioni alle comunità che lo hanno subito o proposto. Adesso gli vogliono cambiare nome ma i contenuti rimangono gli stessi. Allego una dichiarazione che ci hanno reso, liberamente, alcuni residenti di Giannutri. Commentatela voi.
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2. Agli atti del Ministero c’è un documento a firma dell’ex Sindaco Landini che rifiuta un progetto di tutela ambientale previsto dalla vessatoria legge 394, se non è stato preventivamente concordato con la popolazione interessata.

3. L’AMP è un parco marino. Diversamente si vuole offendere l’intelligenza dei gigliesi. La legge parla chiaro. Gli articoli 18 e 19 della legge 394/91 e il titolo V della legge 979/82 sono molto espliciti. E’ per questi giochini di parole che diffidiamo di chi propone che il progetto sia nell’interesse dell’ambiente. Si dicono troppe fandonie per centrare spudoratamente l’obiettivo.

4. Non è vero che il Sindaco di Capraia è favorevole al Parco. Egli ha vissuto per circa 18 anni in una situazione di costrizione in cui si è trovata l’isola per gli effetti di una scellerata decisione presa nel 1989, credendo che il Parco portasse vantaggi alla sua comunità (a quel tempo non era lui il sindaco di Capraia). Oggi l’80 per cento del territorio terra/mare di Capraia è Parco. Fermo restando la recessione subita dall’isola negli anni ’90 è adesso evidente che il buon Sindaco, attraverso la concertazione ed il dialogo, voglia ridiscutere e rivisitare i confini del territorio-mare-parco.

5. Dare un assenso a priori su un progetto del genere è un rischio a cui non vogliamo andare incontro. Togliere i vincoli quando sono stati apposti è un’operazione molto difficile. Non lo dico io ma è sotto gli occhi di tutti la vicenda del Parco.

Infine vogliamo rendere palese e quindi sintetizzare la nostra posizione per intero in merito alla questione. La proposta che di seguito leggerete è stata presentata all’intero Consiglio Comunale in data di ieri, nel corso della seduta. La maggioranza non ne ha minimamente tenuto conto.
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Dopo di ciò invito a tutti a documentarsi sul tema. 

Un saluto.
Sergio Ortelli