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Le elezioni al Giglio
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Le elezioni al Giglio

Non ho mai seguito i dibattiti elettorali, queste sovrapposizioni di voci per imporre i propri pensieri, spiegando programmi fantascientifici, spesso irrealizzabili, mi hanno sempre infastidito. Promesse di tutti i generi urlate ai quattro venti alle quali spesso gli elettori si sono aggrappati, votando chi li illudeva di più. Nemmeno i comizi ho mai frequentato o ascoltato, volta volta ho sempre votato seguendo ciò che pensavo e desideravo per l'isola.

Da tutto il tempo che vivo all'isola trovavo quanto fosse simile il piccolo al grande, era come guardare dalle due parti di un binocolo, l'Italia e l'isola e viceversa. La vera differenza la fanno gli uomini, qui ci conosciamo diciamo quasi tutti, chi non conosciamo direttamente sappiamo di loro attraverso altri per questo diventa " più facile" fare delle scelte all'interno della cabina elettorale.

Inizialmente pensavo che il voto di appartenenza ad una parte politica avesse la stessa importanza all'isola come a livello nazionale, per rendermi conto successivamente e soggettivamente che in paesi così piccoli si vota la persona non il partito. Nel passato persone come Craxi, Berlusconi e Renzi, credo la peggior terna politica italiana, hanno " spopolato" anche qui. Ci sono stati politici anche peggiori, sarebbe una lista talmente lunga, la mia scelta di queste 3 persone è spiegata dai vari periodi politici in cui ho vissuto e sperimentato la decadenza della vera politica.

Come a livello nazionale ho visto spostamenti di persone da una parte all'altra, scelte di appartenenza totalmente opposte , insomma l'Italia nel suo piccolo, questo sicuramente mi aiuterà a scegliere nella cabina elettorale.

Pochi anni fa sono stata attaccata perché commentavo spesso una giunta, ciò che non mi soddisfa di qualsiasi appartenenza politica, anche se del mio stesso pensiero, non vedo perché non possa criticarla, la mia idea di differenza tra stato e piccolo comune è sempre stata e anche nel futuro lo sarà, che qui valgono le persone non i partiti. Qualcuno potrebbe obiettare che ormai sono più liste civiche che con simboli di partito, infatti la mia sensazione è che la paura di ciò che accade nel mondo politico italiano possa riflettersi nei piccoli centri, per questo si nascondono dietro le liste civiche.

La nostra piccola realtà ha bisogno di concretezze non di fantasie fantascientifiche, desideriamo progetti di rilancio, di sviluppo socioeconomico, ancora più importante di dare nuovamente vita alla nostra comunità.

Le persone hanno bisogno di tante piccole cose materiali che li soddisfino dopo una giornata, dopo una stagione, i bambini hanno il diritto di vivere serenamente la loro infanzia e adolescenza in un luogo che li faccia sentire protetti ma liberi, qui tutto questo sarebbe possibile se nei programmi elettorali fossero stati inclusi progetti che riguardassero queste necessità. Dobbiamo pensare che siamo un luogo che vive prevalentemente di turismo, senza dimenticare il nostro futuro che ha una identità ben precisa i nostri figli i nostri nipoti e chiunque desideri vivere, anche se non gigliese, all'isola.

Forse non ho proprio una vera idea e appartenenza politica, ciò che desidero è che ci sia possibilità per tutti, sono per la meritocrazia, chi non è in grado deve essere aiutato e sostenuto, dandogli lavoro, rendendolo autosufficiente, Chi investe deve trovare facilità non paletti.

Vorrei ricordare alla lista che andrà a governarci che se sono li è perché chi vi ha votato si aspetta da voi che ascoltiate, rispettiate e siate imparziali. Chiunque, anche se siete certi che non vi abbia votato deve trovare disponibilità, mi auguro che non ci siano piccole vendette personali che porterebbero danni a persone o attività.

Questo mi aspetto da chi vincerà queste elezioni.