E' strano che un Consigliere Comunale di centrodestra dell'Isola del Giglio si infili in una polemica, dalla quale nemmeno era stato sfiorato, di Legambiente con gli onorevoli Matteoli e Bosi e lo faccia asserendo che «A noi gigliesi, residenti e non, gli attacchi politici a Bosi, a Matteoli e le diatribe politiche nazionali non interessano»., per poi partire in una interessatissima e partigianissima filippica elettoralistica in difesa del centro-destra e accusando da par suo l'intero centro-sinistra mondiale.
La qualcosa ci lascia beatamente indifferenti.
Ma lasci perdere il signor Ortelli le sue lezioni strampalate su cosa sia il buon ambientalismo: dalla confusione che combina, non ci sembra abbia i fondamentali dalla sua parte per poterlo fare, a meno di non scambiare per verità le sue ossessioni invecchiate male ed i suoi pregiudizi radicati.
Ma non è stufo di recitare sempre la stessa parte, di raccontare sempre la stessa commedia da arruffapopolo?
Facciamo solo notare al buon Ortelli che quei finanziamenti del Ministero dell'Ambiente di cui si vanta erano stati assegnati all'Isola del Giglio e a Giannutri anche grazie al fatto che le due isole fanno parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano (esattamente come è successo all'Elba con le condotte sottomarine), quello stesso Parco del quale l'amministrazione precedente negava persino l'esistenza stessa.
Lasci perdere anche l'abbandono di Giannutri, del quale ci sembra abbia una buona parte, facciamo una decina d'anni, di responsabilità pregressa insieme ai sui amici e sodali politici.
Con i toni usati e con la sua abituale aggressività verbale il buon Ortelli farebbe bene a non usare la parola "fondamentalismo", gli unici talebani che abbiamo visto all'opera al Giglio sono gli antiparco di cui Ortelli e soci sono stati e sono gli alfieri, fino alla negazione del diritto di manifestare e di parlare per chi non era d'accordo con loro.
Ci dispiace per lui, ma dovrebbe aver capito che chiunque vinca le elezioni dovrà rispettare leggi nazionali e impegni internazionali (magari sottoscritti dal governo di cui facevano parte Matteoli e Bosi), come è sempre successo e come Ortelli ha sempre giurato che non sarebbe mai successo, ad ogni elezione.
Ci dispiace per lui, ma l'iter istitutivo dell'Area Marina protetta dell'Arcipelago Toscano è stata riavviato dal Ministro dell'Ambiente Matteoli nel 2005, coinvolgendo nella discussione anche l'Amministrazione dell'Isola del Giglio, visto che l'obiettivo era quello di estendere l'Amp alle due isole che sono escluse dalle aree protette a mare del Parco. Matteoli d'altronde si può giustamente vantare di essere stato il ministro dell'ambiente ad aver realizzato più aree marine protette in giro per l'Italia. Forse ha avuto il difetto di non aver avvertito il buon Ortelli.
La verità, come cantava Caterina Caselli, ti fa male lo sò, ma non bisogna arrabbiarsi così: fa ancora più male, al fegato.