Isola di Giannutri - maggio 2012

Sono un cosi detto “Giannutrino” che spesso si reca sull’isola conoscendone le problematiche, soprattutto quelle marittime. Finalmente anche noi abbiamo il nostro servizio di linea pubblico e soprattutto garantito e non posso che ringraziare coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione, offrendo anche la disponibilità a dare un mio contributo per migliorare il servizio senza nessun costo aggiuntivo, ma dal suo inizio sono apparsi subito dei limiti evidenti anche se facilmente ed in poco tempo superabili.

Nel porto di Santo Stefano non c’è un punto di accosto adeguato al servizio, la motonave per Giannutri si ormeggia spesso tra due traghetti, in spazi ristretti e l’impressione è che a volte non del tutto in sicurezza, specie quando uno dei due traghetti effettua le proprie operazioni di accosto. Noi siamo costretti a destreggiarsi per imbarcarci o caricare i nostri bagagli tra auto o camion in partenza per il Giglio.

Il mio suggerimento è quello di far partire la nave per Giannutri da dove è partita per tanti anni e cioè dal lato del molo Giglio non occupato dai traghetti. Ho notato che ormai da circa due anni o forse più quel lato del molo è ad uso esclusivo giorno e notte di una sola imbarcazione che per la maggior parte dell’anno non viaggia mai e in altri periodi come questo solo nei fine settimana, pur esponendo su di una fiancata un orario giornaliero di partenza.

Certamente tutto questo avrà una sua logica giustificazione, ma sono altrettanto convinto che un compromesso sia possibile.

Allego alcune foto delle operazioni di partenza.

Cordiali Saluti
Carlo Santucci