Appello agli espositori della rubrica Una foto un ricordo

Fra le foto pubblicate in questa rubrica, spesso ritrovo immagini scattate e prodotte da mio padre Ottorino Brandaglia: di esse quasi sempre dispongo ancora del negativo originale, di altre ricordo di averle sviluppate e stampate nella nostra camera oscura di via della Chiesa a Giglio Castello. Vorrei ricordare, per le foto scattate al Porto od al Campese, che mio padre, quasi sempre si faceva la strada mulattiera di andata e di ritorno a piedi, per la mancanza dei servizi di autobus, portandosi dietro quelle due famose valigette con l'attrezzatura fotografica, e che ogni scatto in genere, comportava un lungo e paziente lavoro notturno di sviluppo dei rullini e delle lastre e di stampa su carta, che spesso avveniva per contatto o per mezzo di un rudimentale ingranditore assemblato artigianalmente, il tutto con acqua che mia madre Amina trasportava pazientemente dalla fonte (in quel periodo non vi era né acqua nelle case, né gabinetti, né fognature)! Quanto dovevano costare quelle foto? Eppure spesso venivano quasi regalate.
Chiedo gentilmente ai detentori di tali immagini, prima di pubblicarle, di guardare dietro la fato e si accorgeranno che sulla parte destra in alto vi è sembre apposto il timbro "FOTO BRANDAGLIA", ciò vuol dire che sono state realizzate da mio padre, quindi, per le future pubblicazioni, vi chiedo cortesemente di scrivere, in segno di rispetto e di gratitudine il nome dell'autore.
Un grazie a tutti, ma sopratutto a Ottorino per averci regalato con queste meravigliose immagini un pezzo della storia del Giglio.

Cordiali saluti
Mario Brandaglia