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Mario Pellegrini presenta ufficialmente la sua candidatura all'Europarlamento

La Maremma va in Europa con Mario Pellegrini: l'eroe della Concordia candidato da Fratelli d'Italia

Mario Pellegrini, gigliese doc, sarà il rappresentante della Maremma per Fratelli d'Italia nella corsa alle elezioni europee che si terranno l'8 e il 9 giugno.

"Ringrazio il mio partito - dice Pellegrini - per avermi sostenuto, sono un militante della prima ora, quello di Fratelli d'Italia è un progetto politico nel quale credo moltissimo. Sono inoltre onorato di essere stato scelto dal mio territorio che intenderò rappresentare al meglio anche in Europa".

Mario Pellegrini, oggi presidente dell'Edilizia Provinciale Grossetana (Epg), ha anni 61 anni, è sposato con Paola ed è padre di Sophia, 24 anni, e Simone 20. Nella vita è un imprenditore di successo e da sempre opera in ambito turistico: "Fin da ragazzo - racconta Pellegrini - nel ristorante di mio padre a Giglio Castello e, dopo il matrimonio, ho gestito a lungo un albergo insieme a mia moglie. Il grande salto è arrivato nel 2017 con il Faro di punta Fenaio, che abbiamo ristrutturato e reso una struttura ricettiva d'eccellenza, 6 camere a picco sulla splendida scogliera gigliese, che io e mia moglie gestiamo con l'aiuto dei nostri ragazzi".

Da sempre sulla scena politica locale, Mario Pellegrini inizia la sua militanza giovanissimo nelle file dei conservatori di Grosseto, dove frequentava le scuole superiori: "Alla fine degli anni 70 inizia il mio impegno politico - racconta - e guardavo con attenzione agli sviluppi di quel periodo. Sono sempre stato politicamente attivo sull'isola e la prima tessera è arrivata prima dei 30 anni, militando sempre nella stessa area politica. Nel 1996 arriva la prima candidatura a consigliere comunale del Comune dell'isola del Giglio e, risultando tra i più votati, ho ottenuto il ruolo di capogruppo di maggioranza della lista Landini sindaco. Sempre attivo in ambito associazionistico e ricreativo, non ho mai perso i contatto con la politica grossetana restando nella direzione provincialre di An, sempre attento a tutto ciò che succedeva sul territorio complessivamente inteso. Nel 2009 arriva la carica di vice sindaco con il primo mandato di Sergio Ortelli".

Lo spartiacque che cambia la vita di Mario è il 2012 e lo lancia anche alla ribalta della cronaca per il suo coraggioso intervento sulla Costa Concordia la notte del naufragio, grazie al quale salvò numerose vite, guadagnandosi una medaglia al valor civile: "Una notte che mi ha segnato profondamente - sottolinea - sono veramente orgoglioso di come siamo riusciti a gestire le attività amministrative nel grande caos che si era creato e che si è protratto per due anni e mezzo. Sono stato poi nominato membro dell'osservatorio per la rimozione della Concordia e oggi faccio ancora parte dell'osservatorio per il ripristino ambientale che, insieme all'università "La Sapienza" di Roma, ha lavorato in modo costante e proficuo per riportare il fondale oggetto del naufragio allo stato originario".

Il 2012 è anche l'anno del suo impegno in Fratelli d'Italia: "Nel 2016 lascio la carica di vicesindaco per dedicarmi al lavoro - prosegue Pellegrini - ma resto un membro attivo del partito, di cui faccio parte fin da fine 2012. Ho aderito con convinzione al nuovo progetto politico di Giorgia: quando lei fondò Fratelli d'Italia ho trovato la mia casa, sono sempre stato un conservatore convinto e FdI è la perfetta espressione di un conservatorismo europeo. Sono entrato in direzione nazionale al congresso di Fiuggi e confermato a quello di Trieste. Oggi sono ancora un membro attivo della direzione provinciale e nazionale e, sul territorio, ho contribuito a costruire il partito, insieme a Fabrizio Rossi e Luca Minucci, e a farlo crescere, formando una classe dirigente di cui sono orgoglioso".

Grande appassionato di caccia, Mario Pellegrini è anche un amante della natura: "Ho da sempre avuto una grande ammirazione per la caccia che pratico fin da ragazzo - dice ancora il candidato - amo stare a contatto con la natura e tratto i miei cani come se fossero fratelli, passione che ho trasmesso anche a tutti e due i miei figli. Anche se non professionista, inoltre, mi diletto a curare la mia vigna con amore e con orgoglio e produco un vino di qualità che rispecchia l'anima del mio territorio, con le uve che ho ereditato dai miei nonni".

Ed è proprio questa Maremma che Pellegrini vuole portare in Europa: "In Europa voglio portare l'esperienza della Maremma fatta di caccia, pesca e agricoltura - conclude - rappresentare la gente che la mattina si alza presto, piega la schiena e lavora per mantenere la famiglia, tutelando anche la nostra biodiversità. Ed è proprio da questo che dobbiamo partire: farci rispettare come italiani, facendo rispettare le peculiarità e le eccellenze della nostra Nazione. Un'Europa che non muoia di verde, di quell'ambientalismo che mi fa paura. I cacciatori italiani sono vessati da norme assurde e io per loro sarò uno scudo insieme a Sergio Berlato e a Pietro Fiocchi. Non vogliamo prevaricare gli altri, ma costruire un'Europa che finalmente ci porti rispetto e riconosca la nostra straordinaria unicità".