Lo Stato elargisce ogni anno al gruppo Tirrenia circa 182 milioni di euro affinché garantisca la continuità territoriale con le isole. Un aiuto che per il gruppo privato Moby dovrebbe essere messo a bando, dopo la privatizzazione di Tirrenia. “La convenzione Stato-Tirrenia scadrà a fine anno e - secondo il gruppo di Vincenzo Onorato - è impensabile che venga prorogata con l’attuale sistema che tra l’altro non tiene conto del rapporto efficienza/costo”.

"E’ inoltre ingiusto - per Moby - che non ci sia una gara pubblica per l’assegnazione dei servizi pubblici ma che quest’ultimi vengano affidati con un provvedimento ad hoc al gruppo Tirrenia. E’ bene ricordare che la Tirrenia è l’ultima delle compagnie europee a non essere ancora stata privatizzata. Già il governo inglese aveva privatizzato la compagnia pubblica quasi 30 anni fa. L’Italia ancora una volta fa il fanalino di coda di un’Europa che va avanti e sconta i suoi anacronismi in termini di quantità e qualità di servizi pubblici per le isole”.

L’unica soluzione - per Moby - passa per la privatizzazione di Tirrenia e per una gara pubblica atta a garantire la continuità territoriale e che tenga principalmente conto delle reali esigenze delle popolazioni delle isole. E chi pensa ad un caso Alitalia bis, si sbaglia: ‘Nel settore dei marittimi non c’è alcuna crisi occupazionale’, spiega Onorato.