C’E’ POLEMICA SULLA MANCATA PARTECIPAZIONE DEI CAMPIONI ITALIANI DI CANOTTAGGIO ALLA GARA. IL COMITATO DEGLI ELBANI: "COMPLIMENTI AI VINCITORI, MA FINCHE' LE BARCHE SARANNO DIVERSE STAREMO A CASA"

L'Isola del Giglio si aggiudica per distacco il 7° Palio dell'Arcipelago Toscano. Su un campo di regata perfetto, i ragazzi gigliesi si impongono di prepotenza sugli armi di Capraia e Gorgona, dominando fin dalle prime palate e vincendo in scioltezza.

Questa la notizia fine a se stessa, relativa alla gara che si è disputata martedi 17 agosto a Giglio Campese. La considerazione più importante da fare, però riguarda l’assenza della barca dell’Isola d’Elba da questa competizione, nata proprio sette anni fa dalla volontà della allora Comunità Montana dell’Elba e Capraia, che stava per diventare “dell’Arcipelago Toscano” grazie all’ingresso del comune di Isola del Giglio.

“La nostra assenza – ci ha detto la presidente del Comitato per il Palio remiero elbano, Brunella Brighetti – ha una precisa motivazione, legata all’uso nella gara del Palio di imbarcazioni uguali per tutti. Ad aprile – ricorda la Brighetti – ci eravamo accordarti con gli altri organizzatori per utilizzare le imbarcazioni ‘gozzo nazionale’, che tutti hanno in dotazione per partecipare ai campionati della Federazione Canottaggio Sedile Fisso. Solo venti giorni fa, una lettera degli organizzatori del Giglio ci ha comunicato invece che si sarebbero usate le barche gigliesi. Complimenti ai vincitori, ma finchè si useranno barche diverse da quelle omologate dalla Federazione, noi restiamo all’Elba”.

Per la cronaca, al Palio dell’Arcipelago avrebbe dovuto difendere i colori dell’Isola d’Elba l’armo della Padulella, campione italiano in carica di Canottaggio a sedile fisso nella specialità Gozzo Nazionale.