Consentitemi una breve nota per completare quanto osservato dal Comitato della Rinascita.

Il problema dei parcheggi è troppo importante per essere sacrificato in poche righe. Ritengo inoltre che una semplice foto sia fuorviante dell’interpretazione visiva soprattutto se è frutto di una semplice simulazione al computer. Il mio intervento di qualche giorno fa ha il significato di un’accattivante provocazione per suscitare interesse anche da parte del governo locale che da troppo tempo non prende decisioni. Proprio come intende fare il fattivo Comitato per la Rinascita del Castello.

Ho invece colto un certo risveglio da parte dei compaesani ed è per questo che ritorno volentieri sull’argomento.

L’immagine pubblicata ha la presunzione di trasformare un’idea in un fatto concreto, ovvero in una soluzione vicina alla realtà. Infatti tutta la progettazione preliminare che ne è derivata è servita per ottenere, attraverso una burocratica procedura ed una serie di farraginosi passaggi dagli organi istituzionali, la famigerata “Variante Urbanistica” e per trasformare la definizione di PRG della zona in questione da “area per la scuola” a “area da adibire a parcheggi”.

E’ ovvio che nella definizione dell’opera si dovranno vagliare gli aspetti architettonici e si dovrà osservare attentamente l’impatto ambientale. Noi gigliesi, ed io per primo che passo da quel sito tutti i giorni, riteniamo doveroso ed imprescindibile rispettare tali condizioni. Sul “come fare il parcheggio” o “come deve essere la struttura” verrà in un secondo momento e cioè quando si redigerà il progetto definitivo e/o esecutivo. L’idea portante, che abita costantemente nel mio cervello, è la sostituzione dell’attuale terrapieno in cemento armato su cui si sovrappone la fatiscente scuola, decadenti da diversi anni, in un qualcosa gradevole alla vista e consono al nostro meraviglioso Borgo Medioevale.  La situazione di degrado e d’abbandono attuale non rappresenta già un brutto colpo alla nostra vista?

Altro aspetto. La soluzione dei parcheggi non è studiata solo per i picchi turistici ma si inquadra in un ambito più generale. L’obiettivo trainante è rendere migliore la qualità della vita dei residenti e quindi, per derivazione, dei graditi ospiti creando zone pedonali anche fuori delle mura del Castello proponendo un arredo urbano, ripeto, coerente con una realtà storica come il nostro paese.  Stessa lettura e stesso principio vale anche per Giglio Porto. 

Lo scenario futuro in concreto: decentrare in altra area le auto, i motorini, gli autobus, ed ogni altro genere di “disturbo della quiete pubblica”  e creare zone no-veicoli laddove oggi c’è solo caos e rumore. L’arredo urbano è possibile solo se viene adottata la soluzione del parcheggio separato dal centro urbano.

In tanti anni di storia gigliese nessuno ha mai pensato di fare un progetto per migliorare uno stato di cose che peggiora ogni anno che passa. Oggi abbiamo una grande opportunità. Cerchiamo di non perderla. Se desiderate discutiamone con i residenti, con i Comitati, con i turisti, con ogni genere di interlocutore, ma vi esorto a far pressioni affinché ... chi di dovere faccia finalmente qualcosa!

Cordiali saluti.
Sergio Ortelli