Nella diatriba riguardante l’istituzione dell’ AMP occorre constatare una totale mancanza di campagne di informazione,da parte degli enti preposti, nei confronti dei cittadini.
Si sa che ormai da diversi anni l’isola di Giannutri (o per lo meno gran parte di essa) è regolamentata da leggi che precludono il normale transito di imbarcazioni e il relativo attracco è sanzionato da multe salatissime.
Nei dibattiti on line, tra chi di dovere, nessuno si è adoperato nel comunicare i dati scientifici riguardanti la qualità delle acque della stessa isola prima e dopo la cura, di quanto cioè l’istituzione di zone regolamentate possa aver portato beneficio alla qualità del nostro mare.
Sarebbe un fatto grave se non fossero mai state effettuate le analisi chimiche prima dell’istituzione del parco a mare.
Riguardo al Giglio non credo che impedire alle piccole imbarcazioni di fare il giro dell’isola o di pescare qualche totano nel periodo invernale possa migliorare la qualità delle nostre acque o, come ho sentito dire al dibattito in piazza della rocca, possa far “lievitare” le cernie.
Penso piuttosto che bisognerebbe regolare l’afflusso dei numerosi yacht nelle nostre baie perché mi pare un controsenso proporre una zona A (zona a totale preclusione del traffico marittimo) quando poi a qualche centinaio di metri bisogna fare lo slalom fra panfili che sembrano navi da crociera.

Saluti.
Roberto Pini