Egregi signori

Basini Cristina, Ferraro Franca, Bancalà Tina, Brizzi Cecilia Giulia, Monti Giovanni, Solari Fernanda, Brizzi Giovanni, Rum Giulia, Centurioni Maria Rosa, Burla Simone, Lettieri Francesco, Franco Pier Luigi

Con riferimento alla vostra lettera del  17/09  2006, vengo a notificarvi che, dopo lunga e profonda riflessione, sono giunto alla decisione di rassegnare le mie dimissioni dalla carica di presidente della Confraternita della Misericordia di Isola del Giglio.

Le mie dimissioni dalla carica di presidente sono però subordinate ad una condizione, cioè che voi vi informiate e rispondiate per scritto, pubblicamente, come avete fatto fin ora, alle seguenti domande:

1° Chi è la persona (o chi sono le persone) che, nei primi anni ’80, organizzarono il servizio prelievi di sangue all’isola del Giglio (fino ad allora i cittadini gigliesi, anziani compresi, erano costretti ad alzarsi alle 5 (4 per i Campesai) ed andare ad Orbetello e magari, se pioveva, aspettare il pullman sotto la pioggia a Porto Santo Stefano).

2° Chi è la persona (o chi furono le persone) che nei primi anni ’80 organizzarono l’acquisto della allora nuova ambulanza dopo che, a quella precedente, ormai superata, si bruciò l’impianto elettrico e si fermò a Piombino(con malato a bordo e dove rimase per sempre). Chi firmò, a integrazione del contributo della Cassa di Risparmio di Firenze, il contratto e le relative cambiali, sotto la propria personale responsabilità.

3° Chi è la persona (o chi furono le persone) che acquistarono (od ottennero in concessione) tutte le successive ambulanze, comprese le “unità coronariche”, e chi se ne assunse l’onere economico  dell’acquisto o della gestione.

4° Chi è la persona (o chi furono le persone) che, in quel periodo, concordarono con Don Andrea Rum la cessione della attività delle onoranze funebri a favore della Misericordia, affinché questa avesse fonti economiche proprie  e potesse continuare a funzionare (dopo il terzo anno, alla questua annuale, non era infrequente (e mortificante) sentirsi rispondere dalla gente: “Siete sempre a chiedere soldi per le ambulanze!”).

5° Chi è la persona (o chi furono le persone) che fecero restaurare e mettere a norma, a spese USL, gli ambulatori del Campese.

7° Chi è la persona (o chi furono le persone) che, nell’estate 1993, parteciparono ad una riunione, presso le allora scuole elementari di Giglio Porto, con gli alti gradi dell’Aeronautica , l’ubicazione della piazzola dell’eliporto.

8° Chi è la persona ( o chi furono le persone) che nel 2005 sono riuscite ad ottenere un finanziamento di circa 680.000 euro dal Ministero degli Interni, a fondo perduto, cioè senza che dal bilancio comunale sia uscito un soldo, per la realizzazione del progetto GIGLIO SALUTE che prevede, fra l’altro, la ristrutturazione degli ambulatori di Giglio Porto, con riorganizzazione del centro prelievi, specialistica esterna, medicina generale, potenziamento del 118. acquisto di una nuova Ambulanza Coronarica e di un’altra più piccola per il trasporto degli ammalati appositamente per le via più strette del paese

9° Chi è la persona( o chi furono le persone) che si interessarono per il Progetto Amiata Isole Minore, per l’assunzione di una Infermiera di comunità per un triennio ripetibile

10° Chi è la persona ( o chi sono le persone) che per la prima volta nella storia del Giglio sono riusciti ad acquistare un carro funebre decente fatto appositamente per l’Isola.

11° Vorrei infine sapere se sapete che oggi, contrariamente a pochi anni fa, se a un cittadino viene una paralisi ed arriva in ospedale entro pochi minuti può recuperare fino al 100 % ed evitare la seggiola a rotelle. In provincia di Grosseto, di notte,  questo è possibile solo per i cittadini del Giglio (e di Giannutri) perché soltanto il nostro Comune dispone di piazzole adeguate all’elisoccorso notturno. Cioè da ultimi, in provincia di Grosseto, siamo diventati i primi ad avere tale sicurezza, a dispetto delle vostre affermazioni sulla malasanità gigliese.

Questi obbiettivi (e quelli che verranno) sono stati raggiunti grazie al lavoro discreto di persone che hanno operato per anni in silenzio, animati solo da amore per la propria Isola e non da manie di protagonismo.

Organizzare sottoscrizioni per affidare delicati incarichi a persone non titolate a farlo ( e per di più non disponibili per loro stessa esplicita ammissione) non serve certo agli interessi della sanità isolana ed è soltanto espressione di ignoranza di problematiche che, per essere affrontate e risolte, necessitano di ben altro tipo di impegno.

Giuseppe Modesti