I rapporti di buon vicinato tra i Comuni di Monte Argentario e di Isola del Giglio non esistono più. Incrinati da qualche anno con le ordinanze degli amministratori gigliesi che evitavano l’accesso alle auto dei turisti, sono precipitati con la proposta dell’Area Marina Protetta. Che, si dice sul Promontorio, avrebbe riflessi e negativi anche qui.

Ma, siccome un problema tira l’altro, ecco spuntare all’Argentario i guai dovuti alle auto ed ai pullman lasciati in sosta a Porto S. Stefano per più giorni dai vacanzieri diretti sull’isola. Altro che riflessi dorati del richiamo esercitato da Giglio e Giannutri! Il sindaco Arturo Cerulli è esplicito, appoggiato da tanti concittadini che, senza mezzi termini, invocano la "guerra" con i dirimpettai.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è un comunicato del Pd che, in sostanza, rimarca quanto sia preziosa per l’economia dell’Argentario la vicinanza delle isole. Apriti cielo! Sindaco e santostefanesi dissotterrano l’ascia di guerra con proposte durissime come lo spostamento di tutte le biglietterie al campo sportivo delle Piane con l’accesso in paese rigidamente regolamentato da una sbarra a Santa Liberata, presidiata dalla polizia municipale, che blocca i veicoli dei turisti del Giglio.

E, visto che sull’isola si dice che tanti gigliesi hanno comprato posti auto all’Argentario, arriva la seconda proposta- choc: "tartassare con tutti gli aumenti possibili di imposte come Ici, Irpef, acqua e spazzatura i proprietari di soli garage sul Promontorio" poi, come se non bastasse, "tartassare di multe, e quando sono a pagamento di tariffe ultra, i bus che careggiano i turisti al Giglio e parcheggiano davanti al cimitero o dappertutto".

Che guerra sia, insomma. Gli amministratori di Monte Argentario non vedono proprio nessun vantaggio nell’avere a poche miglia di distanza, due tra le più rinomate isole dell’Arcipelago Toscano. Anzi, Giglio e Giannutri sono una fonte di problemi perché i loro abitanti e turisti "usano" Porto Santo Stefano solo per parcheggiare l’auto, mentre se hanno bisogno di una semplice bottiglia d’acqua, vanno a comprarla altrove.

Paola Tana