Al via dal 24 giugno l’operazione “Mare Sicuro 2013” che, come ogni stagione estiva, vedrà uomini e mezzi della Guardia Costiera dislocati sulle spiagge e sui mari dell’intero territorio nazionale a vigilare sulla sicurezza e l’incolumità di bagnanti e diportisti.

Un’iniziativa d’intervento pregnante e a servizio degli utenti del mare che vedrà coinvolto anche l’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Santo Stefano, nell’ambito delle cui ordinaria attività di controllo costiero da Capalbio a Punta Ala avrà una postazione dedicata a Marina di Grosseto con pattuglie a terra, impegnate a verificare tutti gli apprestamenti di sicurezza obbligatori in dotazione delle strutture balneari, ed un battello pneumatico in acqua, a presidiare principalmente l’area riservata alla balneazione.

L’obiettivo è quello di garantire vacanze sicure attraverso un’opera puntuale, costante e strutturata di vigilanza non solo tesa a rilevare e sanzionare eventuali violazioni, ma a realizzare una capillare prevenzione “sul campo” anche attraverso la divulgazione di ogni utile informazione sui corretti comportamenti da osservare in mare e fronte mare.

Interventi operativi oggi che hanno visto un’attenta preparazione nei mesi scorsi mediante il mirato addestramento del personale preposto nonché un’opera di sensibilizzazione e comunicazione da parte del Corpo delle Capitanerie di Porto in favore degli operatori del settore balneare e degli stessi utenti, soprattutto i più giovani coinvolgendoli nelle scuole in percorsi formativi sui principi di educazione civica marittima.

“Lo sforzo profuso e l’intento perseguito –
come dice il Comandante del’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Santo Stefano – è di diffondere tra i ragazzi e attraverso i ragazzi un’autentica ed incondizionata “cultura del mare” e coscienza ambientale, espressione di libera determinazione e non di imposizione da trasferire, piuttosto, all’intero ambito familiare come patrimonio comune e condiviso”.

E quale novità di quest’anno arriverà il “bollino blu”, da rilasciarsi alle unità da diporto in esito a controlli da parte della Guardia Costiera e delle altre forze di polizia marittima in caso di riscontrata regolarità della documentazione di bordo e delle dotazioni, unitamente al versamento (ove dovuto) della tassa di possesso. La finalità è quella di realizzare una semplificazione dell’attività di vigilanza, orientata in termini di efficacia, così da garantire, in ultimo, maggiore sicurezza sui nostri mari.