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TASSONI: TARDIVO LO SVELARSI DI SIBILOT
Una delle ultime volte in cui avevamo sentito parlare di Sibilot, ovvero che avevamo visto scrivere con lo pseudonimo di Sibilot sulle pagine di Giglio News, o, meglio ancora, disquisire a nome di costui, era stata la seguente:

"21 Novembre 2006 –
Lettera firmata

Vista l’insistenza con cui il responsabile provinciale dei Verdi Sandro Tassoni si ostina (pur non rispondendo alle accuse sul piano politico) a congetturare sulla reale identità dello scrivente, ho deciso di accontentarlo inviando la foto di Sibilot (quello vero, ovvero il personaggio a cui mi sono ispirato nella scelta del mio “pseudo-pseudonimo”). Come si può vedere l’interessato non ha il cappello da giullare né la faccia da buffone, anzi sembra un tipo piuttosto austero.
Questa foto dimostra che per parlare di certi problemi occorre una competenza, anche localistica, che il signor Tassoni sembra non possedere. Digitare “sibilot” sul computer, leggere quello che viene fuori è solo espressione di SOTTOCULTURA INFORMATIZZATA, può essere fuorviante e far scrivere, come nel nostro caso, paginate di sciocchezze.
Fa piacere invece la risposta della signora Roberta Margiacchi che almeno (pur dimostrando anche lei essere poco dentro ai problemi isolani) prova a dare delle risposte e sostiene che un aerogeneratore all’isola del Giglio non avrebbe certo risolto i problemi ecologici del pianeta terra. Questo è giusto ma, oltre a produrre energia pulita, avrebbe azzerato i costi della dissalazione che, in questi tempi di finanziarie e di tagli agli enti locali, non sarebbe stato poco. Dal punto di vista “planetario” avrebbe inoltre costituito il nostro piccolo ma doveroso contributo, ovvero quel famoso granellino di sabbia che, insieme a tanti altri, forma una spiaggia.
Perché, signor Tassoni, una spiaggia è proprio formata da tanti granellini di sabbia. Vada a controllare. Però questa volta usi un vocabolario di italiano. Non vorrei che digitando “spiaggia” venisse fuori il titolo di una canzone o addirittura un sito pornografico. E l’equivoco continuerebbe.

Cordialmente suo
Sibilot"

Da allora, tuttavia, il nostro caro Signor Chi, ovvero quell’amabile sconosciuto che si nascondeva sotto il nomignolo di “Sibilot”, ovverosia quello di “VISUALIZZA LA FOTO DI SIBILOT”, o, tanto per intenderci, il sorprendente personaggio che aveva l’incredibile presunzione di possedere una “competenza localistica” non comune ad altri e che manifestava un’improbabile allegra capacità di giudizio a riguardo di imperdonabili espressioni di SOTTOCULTURA bagaglio esclusivo di terzi, non si sapeva che fine avesse fatto.

Tranne che in una rara e successiva eccezione che a mala pena ci pare di poter ricordare, non si era, ad onor del vero, più fatto sentire. 

Chissà mai perché !

Lo sappiamo oggi, finalmente, anche se ci dispiace che quel tale Signor Chi (ovvero quel tale Sibilot senza cappello o faccia da buffone, ma dall’aspetto piuttosto austero) non si sia fatto conoscere prima pur avendone, quei sedicenti ambientalisti e Verdi, riconosciuto per tempo, e reso pubblico, il possibile profilo umano e psicologico ad esso più vicino, individuandone essenzialmente quello professionale, professionistico e casomai associativo, senza aver paura di confondere i possibili ruoli politici, accademici o dottorali del personaggio che vi si nascondeva dietro, con quelli, sicuramente personali e grossolanamente educativi, di colui che in quel modo continuava a firmarsi:  “cordialmente suo, Sibilot”.

Avrebbe fatto bene dunque, il Signor Sibilot, alias l’odierno Armando Schiaffino che sappiamo essere professionista riconosciuto ed eminenza politica locale, nonché capo gruppo di maggioranza, a prendersi per tempo le proprie responsabilità, chiedendo peraltro, da persona educata e colta quale avrebbe dovuto essere, le dovute scuse e le  necessarie discolpe a chi di dovere, anziché continuare a ciurlare nel manico come ancora oggi tenta di fare, con risposte assolutamente sciocche, evasive e, alla luce del tempo, sempre più lontane dall’irraggiungibile stile e dal coraggio personale ed ancor più politico di quel Ghino di Tacco a cui egli stesso, checché ne dica, avrebbe voluto far credere di poter assomigliare.

Risposte certamente sciocche, evasive e assolutamente poco coraggiose del Signor Sibilot come quelle a cui facevamo riferimento sopra, allorquando, il 21 novembre passato, invece di rispondere all’esplicita nostra richiesta di dichiarare pubblicamente la sua identità, continuava, impavido, ad offendere  il sapere altrui, ovviamente inconsistente dal suo punto di vista, e ad affermare le scarse conoscenze storico letterarie dei suoi (possibili) simili, e addirittura a ragionare su evidenti  “incompetenze locali” da parte di chi non la pensava come Lui e che di Lui non condivideva né i modelli culturali, né quelli educativi o di mera espressività dialettico-comunicativa.

Del resto, Signor Sibilot, appena qualche giorno prima, proprio attraverso le pagine di Giglio News, Le avevamo sottoposto la sottostante pregiatissima nostra:

"SOLARIA - Grosseto, 15 novembre 2006

Chi è Sibilot?
Ebbene, caro il nostro Signor Sibilot, oramai crediamo di poterLa esattamente conoscere!
Una serie di interventi apparsi sulla rubrica Dite la Vostra di Giglio News il 5, 13 e 14 novembre scorsi, soltanto in apparenza slegati, ci hanno permesso di conoscerLa a sufficienza, ovvero di riconoscerLa attraverso tratti caratteristici essenziali di una Sua certa natura. Almeno quelli di una Sua particolare personalità:
Parrebbe essere un Signore di una certa età, quasi certamente un professionista affermato, probabilmente anche personaggio pubblico, laureato, in apparenza brillante, che tuttavia non sembra eccellere né in educazione, ovvero in bon-ton, qualità quest’ultima poco adatta però  al savoir faire tipico dei saccenti compiaciuti che vogliono apparire sempre, ad ogni costo e in ogni occasione, come uomini di plateale cultura, e che tanto meno eccelle in forza d'animo e coraggio.
Un Signore che, pur cercando di mostrarsi personaggio  attento e virtuoso, un osservatore nel senso apparentemente più  sano del termine per certe questioni ambientali, continua tuttavia a scrivere delle grossolane stupidaggini nei confronti di persone a lui ben più diverse (e badi bene, stupidaggini è soltanto il sostantivo più sano per qualificare,  minimizzandole, attitudini che in realtà sembrano molto propense all’insolenza e all’affronto), e che, allo stesso tempo, anche nell’ultima occasione, manifestando un’evidente mancanza d’animo, si sforza tuttavia, freudianamente, di scovare una possibile sponda o un più credibile  appoggio in una virtuale alleanza con coloro che di ambiente se ne occupano sul serio. In sintesi, un vero Signore, che  nasconde oltretutto certe intransesigenze che gli sarebbero più appropriate, e che, come al solito, nasconde la faccia e la propria rispettabilità dietro l’anonimato compassionevole di uno pseudonimo da buffone di corte.
Un Signore che scrive cioè sciocchezze, le quali, tuttavia, anche se indiscutibilmente adatte al buffone di corte  Sibilot  cui ha prestato la suo grande conoscenza e forse anche un suo non confessabile possibile impegno politico, lo sono molto meno e molto meno lo dovrebbero essere  se riferite alla “personalità” e al sicuro “personaggio” che dietro quello pseudonimo potrebbero celarsi.
Si sveli dunque Signor Sibilot: “Non avrà mica paura di presentarsi  pubblicamente con il suo vero volto dichiarandosi semplicemente per quello che è? Crede forse di non dover fare una gran bella figura nel decidersi in tal senso, o teme per caso di doversi assumere la responsabilità pubblica di certe Sue discutibili affermazioni?
Siamo portati a credere di sì!  Purtroppo perché quella Sua pedante, ostinata e premurosa saccenza, che Lei cerca di rivelare alle masse in ogni dove, sembrerebbe seriamente legarsi a filo corto ad un Suo possibile compaesano, sicuramente più conosciuto di Sibilot, decisamente in vista e molto meno compassionevole dello scimmiottato buffone di corte di Enrico III.
Dispiacerebbe veramente tanto, caro il nostro amico “Sibilot”, e forse non soltanto a noi, venire a sapere per caso che quel Signore che “non ha potuto evitare un moto di meraviglia alla richiesta di "scuse formali" per le (sue) affermazioni sulla locale "referente dei Verdi" pubblicate nel sito qualche tempo fa”  potrebbe essere alla fine un professionista, per così dire serio, magari piuttosto conosciuto, e fors’anche uno dei maggiorenti politici e personaggio pubblico dell’Isola, o addirittura un amministratore, chissà?
Bene, caro il nostro Signor Sibilot, ci consenta di fugare liberamente queste ansie malcelate, si faccia avanti, ci dica pure chi è, apertamente, attraverso le pagine di Giglio News, non abbia timore, Noi Le assicuriamo fin fa ora che in tal caso sapremo mantenere l’assoluto riserbo.

Cordialmente Suo, Sandro Tassoni “

Ad ogni buon conto, Signor Sibilot, voglia accettare la presente con i nostri  migliori auguri di buon proseguimento ed assicurare allo stesso tempo i più cordiali saluti al suo raffinatissimo prestavoce nonché pregiatissimo omologo dottor Schiaffino che soltanto oggi, purtroppo, abbiamo avuto dopo tanto tempo il piacere di conoscere pubblicamente.

Cordialmente  Vostro
Sandro Tassoni  
presidente nazionale pro tempore di SOLARIA
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