La risposta di Tozzi non si è fatta attendere. Perché non diventi di solo appannaggio della minoranza consiliare, per nostra dimostrata abitudine e per una libera interpretazione del lettore, intendiamo pubblicarla integralmente. 

Un solo breve commento. La nostra rappresentanza consiliare, con l’auspicio di essere ascoltata, aveva concordato con Tozzi che si sarebbe riservata di formulare una serie di osservazioni sugli aspetti socio-economici della questione. Non avrebbe ragione altrimenti la nostra contrarietà non-preconcetta ad un progetto ancora non motivato sotto il profilo scientifico. 

Gli studi scientifici sono determinanti perché costituiscono a nostro avviso gli ”esami del sangue”  in grado di stabilire l’anamnesi e la diagnosi sullo stato del nostro mare e la sua credibile cura, improbabile o verosimile, da somministrare. A chi fa proposte tecniche in questo periodo, in assenza di un fondamento scientifico e razionale, tira solamente i dadi aspettando fiduciosamente che la casualità incontri le reali necessità del mare.

Questa la risposta di Tozzi, Presidente del PNAT:

“Gentile Ortelli,
vi invierò tutto il materiale che il Ministero dell'Ambiente mi spedirà non appena lo riceverò: al momento è arrivata solo una lettera che incarica il PNAT di raccogliere e coordinare le osservazioni dei Comuni che, lo ricordo, dovranno essere sugli aspetti economico - sociali; se ci saranno osservazioni circostanziate di carattere scientifico io sarò naturalmente contento di farmene interprete anche presso il Consiglio Direttivo. Resta inteso che il referente istituzionale per questa istruttoria è l'attuale amministrazione comunale del Giglio, dunque è attraverso di essa che dovranno pervenire le osservazioni di merito. Se ci saranno considerazioni informali che la minoranza consigliare del Giglio vorrà parteciparmi personalmente io ne sarò felicissimo e ne terrò il dovuto conto.

Cordialmente
Mario Tozzi”