Entra nel vivo la polemica sul Piano Attuativo Locale presentato dalla ASL che prevede tagli all’ospedale lagunare, costringendo anche i “grossi calibri” della politica nazionale ad intervenire sulla questione del nosocomio orbetellano.

Anche il Ministro dell’Interno Amato, si legge sul quotidiano “La Nazione”, ritiene «inconcepibile declassare una struttura che ha appena tre anni. E’ come bucare le gomme ad un’auto nuova».

E continua nell’affermare che, per quanto riguarda il PAL della ASL, lui «sta dalla parte di chi protesta».

Infatti nei territori di Monte Argentario, Capalbio e Orbetello si sono costituiti i primi comitati in difesa dell’ospedale, peraltro politicamente trasversali ed ai quali abbiamo aderito anche noi del Giglio, che hanno trovato nell’illustre Ministro un sostenitore dell’ipotesi di salvaguardare un investimento realizzato qualche tempo fa con finanziamento a carico dello Stato.

«Proprio io stesso tre anni fa,» – continua il ministro Amato – «con l’allora sindaco di Orbetello Di Vincenzo e il presidente della Regione Toscana Martini, inaugurai la nuova opera finanziata dal ministro della Sanità Rosy Bindi che doveva rappresentare un ospedale comune a favore della zona nella quale confluiscono le popolazioni provenienti dalle diverse parti della Maremma».

E conclude, affermando ciò che noi sosteniamo anche nell’interrogazione presentata al Comune, che «ma allora i soldi dei contribuenti li buttate proprio via se costruite un ospedale e tre anni dopo cominciate a smantellarlo».

Auspico vivamente che i nostri amministratori, troppo frettolosi e sospinti da un forte impeto politico,  tornino sui loro passi e decidano finalmente di andare nella direzione dell’interesse comune.  

Pace e salute a tutti.

Sergio Ortelli