Resta la postazione di guardia medica a Sorano, Albinia e all’Isola del Giglio. Le altre zone saranno presidiate nei festivi e pre-festivi. È la proposta unanime dell’Articolazione zonale “Colline dell’Albegna” per garantire la continuità assistenziale nelle ore non coperte dai medici di famiglia».

Così il presidente dell’Articolazione zonale “Colline dell’Albegna”, Rossano Galli, ha commentato l’esito della riunione tenuta con tutti i sindaci della Zona socio-sanitaria (Pitigliano, Sorano, Manciano, Magliano in Toscana, Capalbio, Monte Argentario, Orbetello, Isola del Giglio) che ha affrontato il delicato tema del riordino del servizio di guardia medica.

«Abbiamo proposto di mantenere due presidi di guardia medica, sette giorni su sette, a Sorano e ad Albinia - spiega Galli - mentre tutte le altre postazioni svolgeranno l’attività nei giorni festivi e pre-festivi. In questo modo il servizio sarà in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini e contemporaneamente di contenere i costi. Non è stata nemmeno messa in discussione la questione per l’Isola del Giglio dove, per ovvie ragioni, la guardia medica deve svolgere servizio sette giorni su sette».

La proposta unanime dei sindaci che compongono l’Articolazione zonale consente di risolvere un problema che la comunità locale ha vissuto in maniera drammatica e che ha visto gli amministratori su posizioni opposte, nel tentativo di non privare i cittadini di un servizio essenziale per la sicurezza e la qualità della vita e, contemporaneamente, evitare gli sprechi di risorse.

«Infatti, le economie realizzate con questa soluzione - aggiunge Rossano Galli - serviranno a dare attuazione ai contenuti del Patto territoriale, recentemente sottoscritto, in termini di assistenza e strutture, facendo in modo che venga creata una rete di servizi efficace ed efficiente in un’area caratterizzata dalla presenza di molte persone anziane e da una oggettiva difficoltà di collegamento con i centri maggiori della provincia. Siamo certi - aggiunge - che questo modo di ragionare, superando la cosiddetta logica del campanile, non possa che risolversi in un complessivo miglioramento della qualità della vita dei cittadini in campo socio-sanitario. È un esempio che vorremmo fornire a tutto il territorio provinciale di come la politica possa seriamente dare risposte ai bisogni della comunità e ragionare i termini avanzati».

Il passo successivo, da qui a breve, sarà un ulteriore incontro dell’Articolazione zonale per mettere a punto un programma completo e dettagliato di riordino dei servizi che dovranno essere realizzati sul territorio interessato.
«Un programma che ci impegniamo a comunicare in maniera dettagliata ai cittadini della Zona socio-sanitaria non appena sarà approvato».