Per dovere nei confronti dei firmatari della petizione, riporto la risposta del Sindaco alla mia interrogazione sul servizio di nettezza urbana (VISUALIZZA RISPOSTA SINDACO).

Ringrazio il Sindaco per la risposta sollecita ma ritengo doveroso fare una serie di (lunghe) precisazioni sul servizio e sulle gravi affermazioni riportate, totalmente difformi dalla realtà.

Mi preme innanzitutto sottolineare la seguente fotografia dell’esistente:

1. Dall’anno di insediamento di questa Giunta il costo della TARSU (tassa sui rifiuti) è passato dai vecchi euro 1,86 alla tariffa di oggi che consta di euro 2,59 al metro quadrato netto dell’immobile. Il 40% di aumento sulla tariffa grava pesantemente sulle tasche dei cittadini gigliesi. A fronte della maggiorazione non è stato corrisposto un miglioramento del servizio di nettezza urbana;

2. Parallelamente agli aumenti suddetti ci sono stati una serie di tagli al servizio con soppressione di alcune prestazioni tra cui certamente quelle riferite dai firmatari della petizione. Altre lamentele sono state riferite dai cittadini di Giglio Castello per casi assimilabili;

3. La politica dell’occupazione, strettamente correlata con la qualità e la peculiarità del servizio, è stata disattesa a vantaggio di un risparmio che si è tradotto invece in un graduale decadimento del servizio. Infatti le risorse umane dovevano essere 6 nel periodo invernale e 12 nel periodo estivo: oggi contiamo 4 operatori nel periodo invernale e 7 nel periodo estivo;

4. Il costo del contratto stipulato con la Ditta Appaltatrice è, in circa 4 anni, aumentato in modo spropositato: i dati a cui mi riferisco sono della previsione per il 2008, ma ancora non ci è dato sapere cosa è accaduto nel 2007 perché, per i ritardi noti a tutti, non ci sono previsioni per il Consiglio del Bilancio Consuntivo che per legge si doveva tenere entro il 30 giugno u.s.;

5. La raccolta differenziata, anche se in un primo momento di grande entusiasmo venivano pubblicati dati estremamente esagerati, è stata un grande bluff tanto che oggi, come nel passato, continuiamo a non raggiungere gli standard di legge. Questo continua a tradursi in un costo enorme per la comunità. A mio parere la maggioranza non ha mai assimilato il concetto di “gestione differenziata” anche se ho tentato più volte di affrontare il discorso all’interno del Consiglio Comunale, se la seduta specifica sulla nettezza urbana non fosse stata boicottata.
La raccolta differenziata ha un senso non solo nella fase di raccolta ma soprattutto e concretamente nella fase di smaltimento.

6. La raccolta dei rifiuti e lo spazzamento in generale, nei periodi fuori stagione, anche nella mezza stagione, vengono di fatto interrotti nel giorno di domenica. Il servizio attuale prevede una fortissima riduzione della frequenza dello spazzamento dei centri principali ed in alcuni siti la raccolta arriva due volte la settimana. Nel contratto precedente i servizi necessari (subordinati alla presenza turistica) venivano ripristinati durante le festività pasquali, i ponti, e da maggio in poi tutte le domeniche fino al 30 settembre, giorno più giorno meno.

7. La raccolta pomeridiana, a cui si riferisce il Sindaco nella sua risposta, viene oggi gestita in maniera superficiale e non prevede la raccolta separata tra privato e commerciale. Infatti il servizio pomeridiano è insufficiente a far fronte alla grande quantità di rifiuti prodotta da tutti indistintamente o giacente a fine giornata in particolar modo nella parte del piazzale Demo’s, crocevia di tanti utenti fruitori, nel cui sito sono stati riposizionati i cassonetti tradizionali.

8. Il lavaggio dei cassonetti, previsto in modo insufficiente nel contratto, è stato effettuato pochissime volte e tutto ciò ha prodotti situazioni di odore sgradevole in ogni piazzola dei cassonetti.

Cosa c’è di infondato nelle affermazioni del Sindaco e della sua Giunta:

1. Il Sindaco continua a disegnare da un lato uno scenario sconfortante, dall’altro una visione fantastica, non rispondente alla realtà, e questo è un errore perché non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire (le persone che si lamentano). Non serve giustificarsi ricercando situazioni analoghe nel passato amministrativo. Occorre trovare le soluzioni ad un problema che prima si era tentato di migliorare. Oggi il servizio non funziona in nessuno dei tre centri isolani, né presso le località limitrofe (Cannelle, Arenella, periferia, ecc).

2. La minoranza consiliare ha riempito i verbali dei Consigli Comunali di proposte per tentare di riportare il servizio RSU ad un livello di standard, come diciamo noi “all’altezza della nostra isola”, territorio a forte vocazione turistica. Siamo perfettamente consapevoli che il servizio ottimale non è facile ma bisogna tentare di far qualcosa di positivo. Le nostre proposte sono rimaste, puntualmente, lettera morta. Nell’aprile del 2006, preoccupati dallo sgretolamento del contratto di servizio, richiedemmo un Consiglio Comunale Straordinario: quel Consiglio, inizialmente concesso, non fu mai tenuto. E poi, c’è poco da ridere quando qualcuno della maggioranza ti risponde in modo sarcastico con il postulato “noi faremo tutto il contrario di ciò che suggerirà il consigliere Ortelli”. Questa è una maniera irresponsabile di affrontare il problema. Speriamo che, vista la situazione di grave deficit del servizio, si vada verso un periodo nel quale tutti possano contribuire alla realizzazione di un contratto adeguato e che tutti si aspettano.

Che cosa faremmo noi nel caso del piazzale Demo’s come negli altri casi simili a questo?

1. Rimbocchiamoci tutti le maniche e lavoriamo concretamente alla ricerca di una soluzione condivisa da tutti, lasciando da parte le velleità politiche di parte o l’orgoglio del potere.

2. Partiamo dal presupposto che l’Isola del Giglio deve avere un servizio RSU “ALL’ALTEZZA DEL TERRITORIO” soprattutto pensando che la nostre migliori risorse sono il turismo e la ricchezza del nostro ambiente. Partiamo dallo standard ed dai requisiti che deve avere un servizio ottimale, puntando decisamente sulla raccolta differenziata;

3. Reintrodurre il servizio di raccolta pomeridiano dalla prima metà di giugno a circa gli ultimi giorni di settembre, nella Pasqua, ponti e simili, rigorosamente tutti i giorni e deve consistere in:

- Svuotamento dei cassonetti e cestini;
- Raccolta serale porta a porta a ristoranti e sul lungomare;
- Posizionare nel piazzale Demo’s solamente i bidoni di minor ingombro (e non i cassonetti) e sostituirli regolarmente due volte a settimana e lavarli almeno una volta a settimana, come d’altra parte dovrebbe essere fatto per i cassonetti. Non che le cose funzionassero prima meglio di adesso ma questo tipo di problemi erano già stati superati.
- Prevedere il lavaggio cassonetti con più frequenza, combinando la sostituzione di quelli per i quali è impossibile (oppure per motivi di quiete pubblica) effettuare lavaggi
- Togliere i grandi “agglomerati” di cassonetti dai centri urbani prevedendo un diverso sistema di raccolta;

4. Nel caso del piazzale Demo’s potrebbe essere ripristinata la situazione precedente:  sostituire i cassonetti tradizionali con i bidoni di piccolo ingombro. Ripristinare il ripasso pomeridiano per i ristoranti e alberghi ed aumentare la frequesza lìper la raccolata serale. Sostituire i bidoni frequentemente perché il cosiddetto lava-cassonetti in quell’area non può arrivare. Nel caso in questione potrebbe essere studiata una soluzione nuova, con cassonetti “a scomparsa”. Una soluzione nuova che permetterebbe di risolvere i problemi di Castello e Campese, e quindi togliere dal centro urbano i cassonetti antiestetici e puzzolenti.

La tecnologia probabilmente ci potrebbe aiutare. Con l’aggiunta di esperienza e buona volontà ... forse andremo lontano.