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Elogio di Sandro
ELOGIO DI SANDRO

Chi percorre le strade carrozzabili dell'isola del Giglio in questo mese di maggio, mese notoriamente stupendo per la vivacità dei colori dei fiori della macchia mediterranea stagliati sull'azzurro del mare, non può non rivolgere un ulteriore grato pensiero a Sandro Brizzi, dipendente dell'Amministrazione Provinciale che svolge il proprio ruolo di cantoniere con una sensibilità e una dedizione assolutamente fuori dal comune. Infatti, ogni qual volta che ha esaurito i lavori di ordinaria manutenzione stradale, continua la sua opera con interventi di carattere estetico. Alcuni anni fa piantò sul lato mare della via provinciale del Castello una lunga fila di alberelli di saracio (ciliegio selvatico) che in questo periodo sono carichi dei caratteristici fiori bianchi. Ha continuato l'opera di piantumazione di saraci anche ai bordi delle piazzole panoramiche, ora anche loro in piena fioritura. Questo lavoro, qualche anno fa, colpì la fantasia di sua figlia Sara, che ci scrisse un simpatico racconto.

sandro brizzi sculture isola del giglio giglionewsA parte l'aspetto poetico, non si può non considerare anche che la caratteristica “arbustiva” di tali piante potrebbe costituire un elemento di sicurezza stradale nel caso di incidentali fuoristrada di qualche vettura, impedendone una più rovinosa caduta.

Un'ulteriore valenza che notai gli anni scorsi a luglio era l'entusiasmo con cui molti turisti si fermavano a cogliere le sarace ormai mature: entusiasmo di chi si rende conto che poteva fare una cosa che può fare al Giglio e magari non altrove; concetto che dovrebbe ispirare le “cabine di regia” della nuova programmazione turistica, per evitare di sperperare, come nel recente passato, risorse economiche di numerose migliaia di euro in progetti di promozione che non hanno portato alcun ritorno.

Tornando a Sandro, come tutti sanno, non limita la sua opera a quanto detto sopra, ma sfoga il suo estro artistico nell'arte “topiaria”, ossia modellando i cespugli a bordo strada tanto da ricordare i giardini rinascimentali. Un' abilità “agricola” sostenuta però da sottili capacità intellettuali: una volta mentre stava sforbiciando un cespuglio si fermò un attimo a riflettere su una notizia di carattere amministrativo che gli avevo appena comunicato. Dopo quell'attimo di riflessione espresse un parere legale, poi rivelatosi esatto, che ebbe incredibili conseguenze pratiche, anche perché la situazione paradossale da lui evidenziata era sfuggita a tanti grandi avvocati profumatamente pagati.

erba viperina sandro brizzi sculture isola del giglio giglionewsPersonaggio universalmente simpatico Sandro, in tutte le sue manifestazioni (quando parla a Radio Giglio o dirige in piazza la quadriglia) che non smette mai di stupirci. Come ieri, quando passando con la macchina a una curva dei tornanti sopra gli Strulli, ho notato che aveva tagliato l'erba dell'intera piazzola ma aveva lasciato uno stupendo e strano esemplare di erba viperina. L'erba viperina è una pianta medicinale della stessa famiglia della borragine, dall'aspetto inconfondibile, che deve il suo nome agli stami che, uscendo dalla corolla, ricordano la lingua di un serpente. In questo momento l'isola ne è piena. Ogni tanto si trova un esemplare che, invece di avere un fusto normale, ne ha uno a forma di larga striscia (vedi foto gentilmente scattata da Giuseppe Modesti). Alcuni anni fa ne inviammo un esemplare a una botanica che stava compilando la carta della vegetazione del Giglio, non riuscendo a capire se si trattava di un “endemismo” (ossia una specie nuova presente solo da noi) o una varietà della stessa specie. Encomiabile quindi la particolare attenzione di Sandro per un esemplare non comune di erba viperina e il rispetto per questo e altre centinaia di fiori che abbelliscono in questo periodo la nostra isola.

Viene in mente lo slogan “IL GIGLIO E' SEMPRE UN FIORE”, anche se per poterlo affermare occorre, metaforicamente, essere capaci di apprezzare e riconoscere i “fiori veri”.

Armando Schiaffino