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Viva il dissalatore!
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Viva il dissalatore!

Quasi non è passato giorno di questa lunga e rovente estate che io non abbia ringraziato mentalmente chi ha avuto l'idea, iniziato il progetto e portato a compimento l'adozione di un impianto di dissalazione al Giglio per la produzione di acqua potabile; credo che fosse l'Amministrazione a Sindaco Schiaffino ad avviare il progetto e a Sindaco Landini quella che lo ha proseguito. Grazie a voi o ad altri, se sbaglio. Di certo i Comuni che ci approvvigionavano riempiendo le cisterne delle bettoline, avrebbero avuto difficoltà a darci acqua a sufficienza, dal momento che loro stessi ne sarebbero stati carenti. E la vita quotidiana sarebbe stata non solo caldissima ma anche infernale sotto molti aspetti.

Resta il rammarico, seppur a distanza di tanti anni, di una proposta fatta a suo tempo da Enel del posizionamento di una pala eolica che poteva essere finalizzata solo al funzionamento del dissalatore; difatti assorbe moltissima energia, attualmente prodotta con gran consumo di gasolio. Eravamo avanti nella discussione, quando dei partiti ambientalisti si misero di traverso e non se ne fece più di niente, facendoci perdere - a oggi - 25 anni, sempre sperando che l'ipotesi possa essere riproposta e perseguita. La domanda viene da se: è più ecologico far venire un enorme camion cisterna dal viterbese credo, "dedicargli" un viaggio quasi esclusivo in nave per motivi di sicurezza, circolare sulle strade minuscole dell'isola, bruciare una quantità enorme di gasolio con relative immissioni o avere una pala eolica, magari cercando insieme una posizione poco impattante? E poi, siamo sicuri che nel paesaggio tutti le trovino "brutte"? E poi, siamo sempre in condizioni di scegliere il meglio del meglio?

Quello che non capisco è perché, in un Italia che è tutta costa e mare, questa soluzione sia così poco praticata. Gli alti costi per produrre acqua con dissalatore risulterebbero molto mitigati grazie all'utilizzo di energie alternative, oggi molto più avanzate e applicabili.

Un suggerimento da dare alla mia Amministrazione presente o futura: così come in passato si è giustamente chiesto che le nuove costruzioni fossero dotate di relativi parcheggi, d'ora in poi le nuove costruzioni dovrebbero avere anche delle cisterne di acqua piovana e dovrebbero essere previsti aiuti e incentivi per dotarne anche le vecchie che ne abbiano le condizioni, dal momento che l'uso più abbondante di acqua non è quello potabile ma quello per l'igiene e per l'irrigazione di orti e giardini, a torto vituperati. Ma che si può vivere senza vegetazione?

Oggi molti abitanti del Giglio auspicano un ingresso sull'isola di sistemi di produzione elettrica alternativa e già ci sono degli edifici pubblici al di fuori dei centri storici (Scuole, case popolari) che potrebbero fare da apripista. Spero che su queste tematiche si apra una discussione allargata anche alle Soprintendenze mettendo da parte le polemiche e mettendo sul tavolo le proposte. I cambiamenti sono più veloci dei cincischiamenti. Chi avrebbe detto che quasi tutta Italia avrebbe sofferto la siccità nello stesso periodo e così velocemente?

In fondo la storia del dissalatore ci dice che ad amministrare ci vuole coraggio e che a guardare lontano magari si ha poco consenso immediato ma molto vantaggio futuro.

Gina Magnani