gian piero calchetti isola del giglio giglionews
A "Silvestra", "Tonino" ed all'isola del Giglio
A “SILVESTRA”, “TONINO” ED ALL’ISOLA DEL GIGLIO, CHE SE LO MERITA
tonino ansaldo palio isola del giglio poesia poesie giglionewsVorrei aver l’incanto di Tonino, e la purezza antica delle su’ parole, che, bianche e fresche, quali il lino, lambiscono di brezze, come suole, ogni contrada, di chi, l’Estate, a sera, sta pe’ strada, o siede allo scalino dell’uscio ove risiede, a gustar l’Ansonico suo vino. rullo di tamburi palma silvestri isola del giglio giglionewsOppure, essere Palma, io vorrei, Palma “silvestra”, detta la “cantora”, che, rossa, che più rossa non si “puole”, siccome è tanto gialla la ginestra, “conta”, soprattutto, quand’è festa, le su’ fole, che san di “Saraceno” e d’altro ancora, in ogni loco ameno, alla controra. Io che, con gli anni, ormai declino, a questi poeti Maremmani, bacio le mani e pur m’inchino, a questi du’ poeti di paese, che, senz’aspetta’ gloria, o ave’ pretese, t’avvincono, presto e volentieri, scrivendo, quest’oggi come ieri, di fatti, di storie e di misteri, che, nel tempo, han reso bella e “grande” un’isola deserta ed “in mutande”, siccome mi sovviene, per le scorribande saracene, trasformandola in un leggiadro “visibiglio”, qual è, oggi, il Giglio, fatto di cose sane, belle rare e buone siccome si compone e si scompone, per lo sprone d’aver vinto, infine, il duro “agone”, che, appo il Trione, discosto dal portone, fece, appunto, strame, delle “lunatiche” marmaglie maomettane. Facendoti riviver l’avventure, di chi, diseredato ed immigrato, senza avere paure, seppe, faticare, con “allure”, in mezzo al mare, su aspre rocce dai labili declini, facendone terrazze e colli opimi, ricchi di vigne ed altre culture, che, dalle rive, vanno per l’alture. M’inchino, quindi, a questi e non a quelli, ossia ai poeti, “stenterelli”, quanto obsoleti di città, che, seppur, di lingua colta e assai forbita, sostanzialmente, tirano a campa', prendendo, tosto, il mondo come va, ignorando il giusto senso della vita, che l’isola, invece, offre a sazietà, col mare, il sole, il cibo, il vino e … la cordialità, che sono dello “Scoglio” l’”erba voglio”, in un contesto di solidarietà, e di tanti, reiterati, trullallà, che, in piazza, se c’e’ un santo da onora’, ti fanno stracanta’ e straballa’, insieme, ovviamente, a stramangia’!