Riceviamo da Pasquino Ferraro, un nostro lettore, la lettera che di seguito pubblichiamo.
L'argomento che la missiva prende in oggetto è un problema già segnalato negli anni scorsi, anche sul nostro sito. Si tratta dell'assurda impossibilità dei mezzi di soccorso in generale, ma dell'ambulanza in particolare, di raggiungere una consistente parte del centro abitato di Giglio Porto.
Il problema è nato alcuni anni scorsi a seguito della sostituzione della vecchia ambulanza con un nuovo modello di maggiori dimensioni e le varie amministrazioni che si sono succedute non sono riuscite a risolvere, in un modo o nell'altro, il problema. Allo stato attuale esiste ancora l'assurda situazione che impedisce all'Unità Coronarica di arrivare in un punto strategico di Giglio Porto in cui, oltre a numerose abitazioni, insistono ristoranti, alberghi, spiagge e scogliere frequentati da numerosi residenti e turisti.
Pubblichiamo volentieri la lettera di Pasquino rivolgendogli un plauso per aver concretizzato, con un esposto alla procura della Repubblica, una protesta fatta, fino ad oggi, di sole lamentele rimaste sistematicamente inascoltate.

RACCOMANDATA A.R.

Alla
Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Grosseto
58100  GROSSETO  GR

Alla
ASL  9  di Grosseto
58100  GROSSETO

e, p.c.
Comune di Isola del Giglio
58012  ISOLA DEL GIGLIO  GR

Ill.mo Sig. Procuratore della Repubblica,
Ill.mo Sig. Direttore della ASL 9 di Grosseto,
Ill.mo Sig. Sindaco del Comune di Isola del Giglio,

mi chiamo Pasquino Ferraro, ho 76 anni e vivo a Giglio Porto, frazione dell’Isola del Giglio.

Nel Gennaio di quest’anno sono stato vittima di una grave forma di enfisema polmonare per il quale, se sono qui ora a scrivere queste righe, lo devo al pronto intervento ed alla elevata competenza e professionalità del personale medico e paramedico dell’isola e del Servizio di Soccorso ed Elisoccorso PEGASO del 118 di Grosseto che mi ha prestato le prime e fondamentali cure durante il trasporto dalla mia abitazione sull’isola verso l’ospedale in continente.

Ed è proprio su questo “trasporto” che desidero attirare l’attenzione delle SS.LL.Ill.me

Io infatti abito in Via Mazzini, all’estremità di Via Thaon De Revel, che è la passeggiata a mare che dal centro del porto, conduce al Molo Verde.

Ebbene, durante le fasi di soccorso, l’ambulanza che avrebbe dovuto trasportarmi alla piazzola di atterraggio dell’elicottero, di dimensioni standard uguali a quelle presenti sul continente, non ha potuto raggiungere la mia abitazione a causa della presenza di ostacoli in altezza ed in larghezza lungo la passeggiata che ne hanno impedito il suo libero passaggio, col risultato che sono stato trasferito dalla mia abitazione all’ambulanza, ferma in una zona più centrale del porto, per mezzo della lettiga della stessa, per un tratto di oltre 200 m, e per di più su una pavimentazione altamente sconnessa, nelle gravi condizioni di salute in cui mi trovavo.

Un altro episodio simile al mio, accaduto giorni or sono, ha riproposto la problematica del raggiungimento dell’ambulanza fino alle parti estreme del Molo Verde dove, tra l’altro, sono presenti zone di balneazione e, quindi, soprattutto durante il periodo estivo, si possono presentare con maggiore probabilità incidenti e necessità di intervento e soccorso.

Ritengo che due possano essere le soluzioni di più semplice ed immediata realizzazione per la risoluzione del problema.

Una è ovviamente quella che l’isola venga dotata di un’ambulanza di dimensioni più contenute che la ASL in indirizzo potrà correttamente valutare e determinare.

La seconda potrebbe essere quella di sostituire l’attuale parapetto della passeggiata costruito in muratura e blocchi di granito con un altro in tubolatura metallica, a similitudine di quello già esistente nella parte finale della passeggiata. Con questa seconda soluzione si recupererebbero quei 40-50 cm in larghezza che permetterebbero un facile e sicuro passaggio dell’attuale ambulanza, evitando anche gli ostacoli in altezza.

Peraltro, la passeggiata così allargata permetterebbe il transito di altri mezzi di soccorso quali quelli dei VV.FF. o del Corpo Forestale dello Stato che, al momento, a causa delle restrizioni sopra descritte, non possono raggiungere l’estremità della stessa e prestare quindi soccorso in caso di emergenza alle abitazioni situate in quella zona del porto.

Nel far presente che la problematica testè descritta è ben nota alle autorità comunali sin dalle passate legislazioni, confido che le SS.LL.Ill.me vogliano dare alla stessa la massima considerazione al fine di una sua rapida e definitiva soluzione, per il rispetto soprattutto della salute delle persone che vivono sull’isola o dei turisti che, numerosi, d’estate la frequentano.

Resto in attesa di un cortese riscontro ed è gradita l’occasione per porgere i più cordiali saluti.

Con osservanza
Pasquino Ferraro