Il Vicepresidente Andrea Agresti, di AN, durante l’incontro della Commisione regionale Ambiente e Territorio del 3 giugno, a Portoferraio, con i vertici dell’Ente Parco capeggiati dal presidente Mario Tozzi, e con i sindaci della Comunità del Parco, guidati dal presidente Pietro Paolo D’Errico, ha sottolineato come allo stato attuale il Piano Pluriennale Economico e Sociale non è stato presentato né approvato dal Parco stesso, disattendendo all’art.14 della Legge 394: “il piano di sviluppo è indispensabile, e deve essere definito contestualmente al piano del Parco, che in caso contrario, così come è posto, non è approvabile”.

L’invito è stato prontamente raccolto dalla Commissione tutta, che ne ha chiesto agli interlocutori la presentazione entro la fine di ottobre, e ha offerto la disponibilità della Regione per il superamento delle eventuali problematiche.

Agresti ha indicato anche un altro punto nodale all’Ente Parco: “Il quadro di riferimenti alle zone marine protette deve essere stralciato dal Piano del Parco, o il nostro voto sarà contrario anche all’adozione. Infatti, se il Piano e il suo quadro conoscitivo venissero adottati così come sono, si otterrebbe un duplice effetto negativo, quello di chiudere la discussione e autorizzare il Programma Coste e contemporaneamente anche la prima fase istitutiva delle AMP, senza che tutto questo possa essere oggetto di osservazioni. In merito alle AMP deve decidere il Ministero dell’Ambiente, in quanto non è materia di competenza di uno strumento normativo quale il Piano del Parco, che andando ad interferire crea soltanto paure e tensioni tra gli operatori economici legati alle attività del mare.”

Per il resto, il Vicepresidente Agresti ha condiviso “l’impostazione della Commissione, poiché quello che vogliamo è un piano partecipato, tale da permettere il rilancio dello sviluppo delle isole, sia di quelle maggiori che di quelle minori, che non devono comunque essere penalizzate”.