Finita la fase di sperimentazione, entra a regime il progetto per l’assistenza alle persone non autosufficienti finanziato dalla Regione. Ventotto milioni di euro sono già pronti da spendere da ora alla fine dell’anno; 80 sono stanziati per il 2009 e altrettanti nel 2010.

Tra i primi obiettivi c’è la riduzione di un terzo delle liste di attesa per coloro che aspettano un posto nelle residenze sanitarie assistite (circa 1.076 posti in più nel secondo trimestre 2008 e altri 200 nel 2009) e il potenziamento dell’assistenza domiciliare e semi-residenziale, che verrà estesa dagli attuali 8.000 a 16.000 pazienti.

In più viene affrontato il capitolo badanti, con la regolarizzazione di circa 5.000 persone già impiegate al fianco degli anziani. Una parte delle risorse sarà destinata alle Asl per la copertura del 50% della spesa per l’assistenza degli Hospice ai malatti terminali.

«Si tratta di fondi spendibili subito — ha spiegato l’assessore regionale al sociale Gianni Salvadori, che ha presentato il progetto insieme al presidente della giunta Claudio Martini — Per quanto riguarda le badanti, si pensa a un contributo medio di 400 euro a famiglia. L’idea è di istituire un albo che costruisca un sistema di intreccio tra domanda e offerta. Penso a strutture flessibili, senza eccessiva burocrazia. Il nostro intento è comunque quello di non lasciare sole le famiglie, e per questo verranno creati tanti "punti insieme", per l’accoglienza di quanti hanno bisogno». Qui le famiglie troveranno un percorso personalizzato, con una persona fisica che sarà responsabile del progetto.

Il livello dell’assistenza sarà calcolato in base alla gravità di ogni singolo caso, tenendo conto però anche delle condizioni economiche della famiglia. «Si tratta del più importante intervento nel settore del sociale della legislatura— ha aggiunto Martini — che non porterà a nuove imposizioni fiscali. Anche se per rispettare ciò serve che lo Stato mantenga il contributo a suo carico».

Olga Mugnaini