Frequento il Giglio stabilmente da 10 anni, vado sott'acqua da 20 anni e sono anche un ex istruttore (non cito l'organizazione).
Leggo con amarezza tutte le proposte relative all'AMP e faccio le seguenti "umili" considerazioni limitatamente alla "fruizione subacquea":

-le varie regolamentazioni della zona A, B e forse C tendono a privilegiare le immersioni guidate a discapito delle immersioni individuali

-i sub individuali in genere si muovono in gruppetti assai poco numerosi (2-4 per barca su un totale giornaliero di poche barche....)e, in 10 anni di vacanze al Giglio, non ho MAI  assistito a violazioni comportamentali da parte di sub non accompagnati (che in genere hanno una preparazione tecnica superiore a quelli che si muovono solo con i Centri sub ......... con evidenti impatti sugli organismi marini.......)

-l'impatto ambientale delle immersioni individuali è nullo se paragonato a quello derivante dalla pesca professionale, dai barconi dei CENTRI SUB che scaricano decine di subacquei, da quello delle decine di barche alla fonda nelle baie dell'isola etc etc

-il documento cui si riferisce Legambiente è sottoscritto da una bella lista di operatori del settore CHE HANNO TUTTI DEGLI INTERESSI SPECIFICI NEL FAVORIRE LE IMMERSIONI GUIDATE A DISCAPITO DI QUELLE INDIVIDUALI (e come ex-istruttore so bene di cosa parlo) 

A questo punto, oltre ad aver già maturato la convinzione che nel momento in cui le restrizioni dovessero diventare operative, sceglierò un altro luogo dove trascorrere le mie vacanze, sottolineo ancora una volta il metodo d'intervento, basato sullo spirito "dell'imporre comportamenti dettando regole restrittive, anzichè fissare codici di comportamento e garantirne l'applicazione magari con sanzioni dure".
L'unica certezza è che rischiamo di veder sacrificate le libere attività individuali.

CLAUDIO VEZZOSI