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Clean energy for EU Island: il Giglio e Giannutri verso la transizione energetica

Clean energy for EU Island – Il Giglio e Giannutri verso la transizione energetica

Nei mesi di settembre e ottobre scorsi il Comune di Isola del Giglio ha partecipato al bando "Clean Energy for EU islands", che si prefigge l'obiettivo di assistere le comunità, intese come l'insieme di cittadini, imprese e istituzioni, nella creazione di un piano di transizione energetica per rendere le isole minori europee alimentate al 100% da energie rinnovabili entro il 2030 (qui un esempio di piano redatto per un'altra isola).

Ebbene, la nostra domanda ha convinto il Clean Energy EU Islands Secretariat, un'iniziativa della Commissione Europea, che stanzierà l'intero costo di un tecnico specializzato (e non solo) che avrà il compito assistere il Comune di Isola del Giglio e i suoi partner nella redazione di un piano di transizione energetica per le isole del Giglio e di Giannutri.

Un sentito ringraziamento va ai tre partner che hanno aderito con entusiasmo al progetto come membri del Team di Transizione e che saranno protagonisti nella redazione del piano: il Politecnico di Torino, che ci ha contattato e coinvolto nell'iniziativa, la società Maregiglio S.p.A. e il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano.

Esprimiamo inoltre un grandissimo apprezzamento e gratitudine all'Hotel Saraceno e all'Hotel Castello Monticello per aver sottoscritto con grande sollecitudine le lettere di supporto al progetto che hanno senz'altro contribuito al raggiungimento di questo importante risultato. Risultato raggiunto grazie al sincero interesse dimostrato dai 4 partner nell'ambito del colloquio valutativo avuto con l'EU Secretariat.

Naturalmente, nei prossimi 3 anni, ci sarà spazio per il coinvolgimento di altri stakeholders interessati al progetto che, ripetiamo, è rivolto all'intera comunità.

Onde evitare incomprensioni, sensazionalismi e facili polemiche, occorre precisare che non è previsto alcun obbligo di concreto raggiungimento entro il 2030 dell'indipendenza energetica da fonti rinnovabili, ma il piano sarà uno strumento tecnico utile a capire le potenzialità offerte dalle due isole.

Sarà interessante accertare le problematiche che ne limitano lo sviluppo, sia infrastrutturali, come ad esempio la mancanza di batterie di accumulo o di collegamento con la terraferma per “vendere” l'energia in eccesso, che normativi, in quanto spesso le tematiche ambientali soccombono davanti alle interpretazioni del codice del paesaggio anche nel rispetto degli altri vincoli di tutela del territorio isolano.

Inoltre, vi sarà un focus sulle possibilità di decarbonizzazione del trasporto marittimo, valutando quali infrastrutture sono necessarie per accompagnare la transizione verso, ad esempio, l'idrogeno, l'elettrico o il biofuel.

L'occasione è quella di redigere, per la prima volta nella storia recente, un vero piano di transizione energetica basato sulle caratteristiche del territorio e di creare una rete di competenze e contatti per costituire una squadra di esperti che, in futuro, potrebbe aiutare gli stakeholders isolani nel reperimento di finanziamenti diretti UE.

Abbiamo poche sparute risorse, disperderle per inseguire i mulini a vento o per facili polemiche non è più sostenibile.

Per l'Amministrazione comunale
Luca Mibelli