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Confartigianato sul porticciolo del Campese: "Si trovi una soluzione anche temporanea"

Attività artigianali e commerciali in difficoltà a seguito del sequestro del Porticciolo a Giglio Campese

L’appello di Confartigianato: "Invitiamo le istituzioni preposte a trovare una soluzione anche temporanea"

Il sequestro preventivo del porticciolo a Giglio Campese, a seguito del blitz di maggio, effettuato dai Carabinieri e della Capitaneria di Porto, sta creando problemi alle attività commerciali di quella parte di isola che vivono del collegamento con il mare.

Ad intervenire è Confartigianato Imprese Grosseto che lancia un appello alle istituzioni preposte, affinché trovino una soluzione, anche temporanea, per scongiurare il drastico calo di fatturato delle aziende che insistono in quell’area.

"Pur nel pieno rispetto delle scelte della Magistratura e della Capitaneria di Porto facciamo presente le problematiche che sono emerse per le aziende di Campese a seguito del sequestro del porticciolo, - spiega Mauro Ciani, segretario provinciale di Confartigianato Imprese Grosseto - come ristoranti, bar, alimentari e panifici in cui solitamente si rifornivano i turisti che arrivavano via mare, per pranzare, cenare e fare rifornimenti e acquisti prima di ripartire. Tutto questo è venuto meno in piena stagione turistica, quando si dovrebbero attendere gli incassi maggiori, visto che in inverno, all’Isola del Giglio, si riduce drasticamente l’attività. Lanciamo quindi un appello alle autorità preposte, alla Capitaneria di Porto in primis, affinché valutino una soluzione per affrontare almeno la seconda parte della stagione turistica riaprendo un corridoio, anche temporaneo, in uscita e in entrata dal mare, in modo da andare incontro alle attività locali che vivono di turismo e che con tutta probabilità hanno anche assunto personale per affrontare la stagione estiva."