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Donazione di sangue e plasma: la Toscana conferma la sua tradizione di solidarietà

Prima delle Feste e per affrontare con ancora più determinazione il 2026, per mantenere l'attenzione sull'importanza della donazione volontaria di sangue e di plasma e ricordando che chiunque (anche chi non possa donare per età o salute) è chiamato a promuovere l'attività, motivando familiari o parenti o amici o colleghi, vogliamo condividere alcuni dati.

La Toscana, terra di civiltà e di grandi tradizioni umanistiche, si distingue da decenni per la generosità dei suoi cittadini nella donazione di sangue e plasma. Già negli anni '50, quando in Italia si avviavano le prime campagne di sensibilizzazione, la regione Toscana seppe costruire un modello virtuoso di partecipazione civica, fondato sul volontariato e sulla responsabilità collettiva.

I dati degli ultimi cinque anni:

  • 2020: nonostante la pandemia, la Toscana ha mantenuto livelli di raccolta stabili, con oltre 150.000 unità di sangue raccolte.
  • 2021: si è registrata una ripresa significativa, con un incremento delle donazioni di plasma, indispensabile per la produzione di farmaci salvavita.
  • 2022: le donazioni hanno superato le 160.000 unità, con una crescita dei nuovi donatori, soprattutto giovani.
  • 2023: le donazioni sono state il + 0,3% rispetto al 2022. In particolare, le donazioni di plasma sono cresciute il 6,3%.
  • 2024: la raccolta ha toccato le 163.706 unità, con un incremento del 3,7% rispetto all'anno precedente. La media regionale è stata di 44,7 donazioni ogni 1000 abitanti, superiore alla media nazionale di 40. I donatori attivi sono stati 118.031, di cui l'84,7% iscritti ad associazioni di volontariato, con 20.220 nuovi donatori in più rispetto al 2023.

Le donazioni di sangue ed emocomponenti a livello nazionale nell'anno 2024 sono state oltre 3 milioni, con una crescita dell'1,1% rispetto al 2023. Un risultato che si è potuto ottenere grazie a una platea di 1,67 milioni di donatori di sangue ed emocomponenti.

Questi numeri confermano la Toscana come una delle regioni più virtuose d'Italia. La disponibilità dei donatori ha reso possibile non solo le trasfusioni quotidiane, ma anche il successo dei programmi di trapianto di organi solidi, che senza sangue non potrebbero essere effettuati.

I giovani tra i 18 e i 25 anni e le donne confermano un aumento di chi si impegna a donare: è importante un appello come la storia ci insegna che la cultura della donazione si trasmetta di generazione in generazione. Oggi più che mai è fondamentale coinvolgere i giovani, affinché diventino protagonisti di questa catena di solidarietà: donare sangue e plasma significa contribuire a salvare vite e rafforzare il concetto di comunità e di responsabilità civile.

Questi dati, elaborati dal Centro Nazionale Sangue, sono stati presentati durante l'annuale convegno organizzato da Croce Rossa Italiana, per rafforzare quanto il Presidente Rosario Valastro afferma che bisogni "favorire la cultura del dono sensibilizzando la popolazione" in totale e piena collaborazione con tutti gli enti e le associazioni come il Ministro Orazio Schillaci conferma un "impegno comune per coltivare la solidarietà".

Donare sangue e plasma non è solo un gesto sanitario: è un atto di civiltà che unisce passato, presente e futuro.

Riproponendo un motto a Noi molto "poichè tutti possono, in un modo o nell'altro, ciascuno nella sua sfera e secondo le sue forze, contribuire in qualche modo a questa buona opera" che esprime perfettamente quanto importante sia che chiunque possa fare ovunque sia, ricordiamo che per avere le informazioni tecniche o logistiche o organizzative per essere un Donatore Volontario sono disponibili i portali:

Il Comitato CRI Costa d'Argento (contatti istituzionali: 0564850210 e costadargento@cri.it è continuamente a disposizione, per organizzare eventi o momenti formativi.

Grazie Volontari! Grazie per quanto farete anche questa volta!

Alberto
p. Donatori CRI di sangue e di plasma del territorio della Costa d'Argento (Orbetello, Talamone, Porto Ercole e Porto Santo Stefano, Isola del Giglio e Giannutri)