La non gradita risposta non ci sarebbe nemmeno stata, se non si fosse offeso persone che lavorano: dichiarare che si dileggia le persone alle spalle all'uscita dei negozi riporto integralmente la frase "Che dire della gente che vive e lavora al Giglio, commercianti e non, che quando escono i clienti (turisti) fanno pure i versacci dietro e (ovviamente sottovoce perchè il coraggio di dirlo in faccia non ce l'hanno) dicono "verrà Settembre che si levano tutti dai cog.... questi turisti di m....!" ... è uno schifo!"
Altra frase da prendere in considerazione
"Mi fanno ridere quei gigliesi che dicono che il Giglio e i gigliesi sono così ... non è vero, il Giglio era popolato da contadini, marinai e pescatori, non da avidi commercianti ed operatori turistici che lo stanno rovinando! Fatevi un esame di coscienza ed il punto della situazione, vedrete che con il vostro atteggiamento ci saranno più punti negativi che positivi."
Ma in questo schifo di Giglio il figlio ha lavorato una stagione sui traghetti, percependo uno stipendio pagato da uno dei gigliesi di schifo come li chiama lei.
Chissà perchè è intervenuta solo dopo la lettera della signora solito e non quando arrivavano le lettere d'apprezzamento sull'isola e sui gigliesi e non.
L'INVIDIA DEL ESSERE, CHE NON HA MAI RAGGIUNTO NIENTE NELLA PROPRIA VITA, LO PORTA A ABBRACCIARE LE TEORIE DEI FALLITI COME LUI, DI COLORO CHE ESSENDO IL NULLA PENSANO DI AVER TUTTO D'OBBLIGO E CHE LA SOCIETA', SOLO A LORO, DEVE QUALCOSA.

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franca melis