In questi giorni leggendo le varie botta risposta tra il sig. Marginis e i suoi "amici di tastiera", mi sono domandata cosa avesse scatenato tutto questo, sono andata a rileggere le lettere e sinceramente non sono riuscita a trovare niente che giustificasse tutto questo.
Anzi devo dire che se proprio bisogna cercare un "colpevole" in questa diatriba, io personalmente l'avrei individuato, chi ha lanciato il primo sasso nello stagno affinchè il dubbio sull'identità del sig.re venisse messo in discussione e altri sono caduti nel tranello.
Mi riferisco alla lettera del sig. modesti del 1 marzo in risposta a quella del sig. marginis del 27 febbraio (le date sono importanti) nella risposta del sig. Luca sempre del 1 marzo c'è un passaggio importante che allego (le confesso che ero felice che lei fosse interessato a conoscermi. Mi aveva persino dato ragione sull’inopportunità di parlare per telefono con la promessa di vederci di persona appena sarei venuto al Giglio.)
L'accusa di usare un nickname, viene completamente a cadere proprio in questa frase, ma invece si vuol continuare con il sospetto e nella risposta successiva si rincara la dose, e successivamente entrano in gioco altre persone, che vanno addirittura a controllare la realtà di quel cognome, e nelle loro lettere alimentano ancora di più il fuoco che abilmente è stato acceso.
L'intervento di molte persone sulla questione A.M.P., tra cui quello del sig. Luca non sono fuori luogo, chi vive o frequenta l'isola da anni o ne è addirittura collegato per motivi di parentela, è giustificato a intervenire in favore o contro tutto questo, se poi per oscuri motivi personali o di diversità d'idee politiche si vuole creare il clima del sospetto, allora le cose cambiano.
Sempre leggendo tra le righe della risposta del 4 marzo del sig. Modesti, (Caro Luca Marginis sono rimasto stupefatto dalla velocità della risposta è riuscito a battermi sul filo di lana nel senso che per poco la risposta non ha proceduto la domanda) io da spettatore esterno, avrei potuto dubitare anche della redazione, ma tutto questo è veramente ridicolo e vergognoso.
Personalmente che qualcuno abbia usato dei nickname, non mi ha disturbato più di tanto, gli attacchi fatti da Sibilot e altri alla minoranza o ad altre persone, sono serviti a qualcuno per riflettere, anche se a volte molto personali, questi attacchi c'hanno permesso di capire il vero pensiero di alcune di queste persone, che celandosi dietro false ideologie spesso usano per loro scopi personali la politica e altre istituzioni.
Purtroppo a volte per raggiungere delle mete, o al fine di portare alla ribalta situazioni che potrebbero rimanere nascoste o senza voce, si usano strade non sempre primarie.
Ma questo e ben diverso da ciò che è stato scritto in queste 2 settimane, non esisteva niente che giustificasse e alimentasse il seme del sospetto.

franca melis
nickname (pacchiona)